In città è stato inaugurato un nuovo giardino dedicato all’Alzheimer, aperto a tutti, che si trova all’interno del piccolo parco pubblico “Jorio Vivarelli”. La realizzazione è opera della Fondazione Turati, concepita come un’estensione del Centro diurno per anziani “Il filo della memoria”, di recente avviato e che ha recentemente completato la piantumazione. Situato nello spazio verde comunale di fronte alla struttura di via Melani 1, il giardino è speciale in quanto accessibile alla comunità ed è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Caript nell’ambito del bando Socialmente 2024. Durante il taglio del nastro, questa mattina, erano presenti Anna Maria Celesti, vicesindaco e presidente della Società della Salute Pistoiese, Luca Gori, presidente della Fondazione Caript, la direttrice della SdS Pistoiese Silvia Mantero e Giancarlo Magni, presidente della Fondazione Turati.
Il progetto include un percorso con piante profumate, aromatiche e a fioritura prolungata, selezionate per stimolare e riattivare le capacità residue delle persone con demenza, oltre a favorire rilassamento e benessere per chi ne fruisce. Il giardino accompagna “Il filo della memoria”, un centro diurno autorizzato per 20 posti che basa le proprie attività su terapie non farmacologiche, progettato e arredato con attenzione per stimolare sensi e cognizione, seguendo approcci comuni nel Nord Europa. Questa metodologia include scenari di vita riconoscibili e ambienti specifici (come la terapia del treno), volta a fornire un’atmosfera protetta e sicura, mantenendo le funzioni residue delle persone anziane e migliorando la loro qualità di vita e quella dei familiari.
«Il giardino Alzheimer è un vero e proprio luogo di cura – afferma il vicesindaco e presidente della Società della Salute Anna Maria Celesti –. È uno spazio verde terapeutico, progettato per promuovere il benessere psicofisico dei malati di Alzheimer, con effetti positivi sulle funzioni cognitive, sui disturbi comportamentali e sull’umore, pensato per offrire stimoli che rallentino il decadimento e favoriscano la socializzazione. Si trova all’interno di un’area verde pubblica aperta a tutti, dove le persone con malattie legate al deterioramento cognitivo sono pienamente integrate nel cuore della città. La creazione del giardino si inserisce in un progetto più ampio dedicato ai malati di Alzheimer, come il vicino centro diurno “Il filo della memoria”».
«Migliorare la qualità della vita dei più fragili della nostra comunità – commenta Luca Gori, presidente di Fondazione Caript – è il nostro obiettivo, sostenendo progetti incentrati sulla salute delle persone e sul tema dell’inclusione sociale. Nel giardino Alzheimer, questi aspetti si fondono in uno spazio, abbellito da piante e fiori, accessibile a tutti e che offre occasioni di incontro. Rappresenta un nuovo approccio alla malattia, in un’ottica di apertura e inclusione, condividendo esperienze e percorsi di vita. Questo ha una forte importanza culturale e civile».
«È con grande soddisfazione che oggi inauguriamo questo giardino Alzheimer – afferma Giancarlo Magni, presidente della Fondazione Turati – che completa il Centro diurno “Il filo della memoria”. Entrambi costituiscono una risposta non farmacologica al trattamento dell’Alzheimer e un’importante iniziativa contro la malattia. Inoltre, siamo particolarmente soddisfatti dal fatto che tutto ciò è stato realizzato con due aziendale d’eccellenza della provincia di Pistoia: Generali Arredamenti per l’allestimento del Centro e Mati 1909 per il giardino.
Questa duplice realizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione tra Fondazione Turati, Società della Salute, amministrazione comunale e Fondazione Caript. Dimostra che lavorando insieme su obiettivi condivisi, si possono raggiungere risultati significativi. Questa modalità di collaborazione è, a nostro avviso, fondamentale per affrontare anche le numerose sfide del sistema sanitario nel suo insieme. In breve, rappresenta un’attuazione concreta del Codice e della normativa esistente che riguarda il Terzo settore, superando la fase di semplice condivisione verbale da parte delle amministrazioni pubbliche».
Fonte: Ufficio stampa