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Immagini pedopornografiche sul computer dell’ufficio: agente municipale rinviato a giudizio

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Un uomo residente nell’area empolese valdelsa, che prestava servizio nel corpo di polizia municipale di Carmignano, è stato rinviato a giudizio poiché nel computer della sua postazione lavorativa sono state scoperte immagini e video di natura pedopornografica. La notizia è stata resa nota dal quotidiano La Nazione.

La scoperta del materiale illecito è avvenuta lo scorso ottobre, quando un tecnico, intervenuto per risolvere un problema dovuto a un virus che aveva infettato il computer, ha notato la presenza di immagini e video pedopornografici. Questo ha portato a una segnalazione alla procura di Firenze, competente per i reati legati alla pedopornografia, e al sequestro del computer comunale in uso al vigile insieme ad alcuni CD-ROM. Nei dispositivi sono state rinvenute oltre 150mila foto e più di 1.000 file video. Il comandante della polizia municipale, informato della situazione, ha provveduto a sospendere l’agente dal servizio.

Il pubblico ministero Sandro Cutrignelli ha richiesto il rinvio a giudizio dell’agente, accusandolo di essersi procurato consapevolmente e detenuto il materiale. Le condotte illecite sarebbero avvenute dal maggio 2015 fino all’anno scorso.

 

Il Comune si costituirà parte civile

“Il Comune di Carmignano si costituirà parte civile nei confronti dell’agente della Polizia municipale rinviato a giudizio per detenzione e accesso a materiale pedopornografico”.

Questa è quanto emerge da un comunicato dell’Amministrazione comunale. Il comunicato illustra l’accaduto: “Nell’ottobre dello scorso anno, il sindaco, informato dei controlli sul computer a causa di un virus, ha proceduto a presentare denuncia e ha immediatamente segnalato il fatto alla Procura competente, con successiva sospensione dell’agente della Polizia municipale”.
“A seguito del rinvio a giudizio, il sindaco Edoardo Prestanti – continua il comunicato – darà incarico agli Uffici di avviare le procedure per la costituzione di parte civile, per verificare eventuali ommissioni nei controlli, a tutela della collettività e del Corpo della Polizia municipale di Carmignano. L’Amministrazione esprime gratitudine a tutti i funzionari del Comune che, con professionalità e discrezione, hanno affrontato questa grave e delicata vicenda per assicurare la sospensione dell’agente e hanno collaborato nelle indagini”.

Il comunicato del Comune termina con la precisazione: “Si informa che, in merito a notizie circolate, non ci sono stati dibattiti sul triste episodio nel Consiglio comunale di Carmignano”.

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