Dopo l'alluvione, Monni a Carmignano (Po): 'La Regione si fa carico della situazione, ma servono oltre 10 milioni di euro'

Dopo l’alluvione, Monni a Carmignano (Po): ‘La Regione si fa carico della situazione, ma servono oltre 10 milioni di euro’

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“Negli ultimi mesi, insieme al Comune di Carmignano e al Consorzio di Bonifica, abbiamo avviato interventi per quasi un milione di euro in somma urgenza per ripristinare le aree colpite dall’alluvione. Inoltre, grazie alla legge regionale 51/2023, abbiamo distribuito oltre 660 mila euro di contributi a 257 famiglie carmignanesi. Ora stiamo collaborando con il Comune per l’erogazione del contributo di sostegno immediato, che può arrivare fino a 3.000 euro per le famiglie e 20.000 per le imprese”.

A dichiararlo è l’assessora alla Protezione civile e all’ambiente, Monia Monni, che stamani, insieme al sindaco di Carmignano Edoardo Prestanti, ha fatto il punto della situazione presso la sede del Comune, a oltre un anno dall’alluvione che ha duramente colpito il territorio. Presenti anche il direttore della Protezione civile in Regione, Giovanni Massini, e rappresentanti del Genio civile.

“È il momento di guardare oltre l’emergenza e lavorare per una vera ricostruzione – ha aggiunto Monni –. Per ridurre il rischio idraulico a Carmignano, servono almeno 10,4 milioni di euro. La Regione Toscana ha già stanziato 12 milioni di euro di risorse proprie per finanziare le progettazioni più urgenti a livello regionale e per Carmignano abbiamo destinato 1,6 milioni di euro per il Rio Collecchio e 1,6 milioni per il Rio Gualcini. I progetti sono in fase di approvazione e rappresentano un passo concreto verso una maggiore sicurezza del territorio. Tuttavia, non possiamo essere lasciati soli. Non sono ancora arrivate risposte concrete dal governo, e questo è inaccettabile.”

A seguito delle forti piogge di stamani, che hanno causato allagamenti e disagi anche a Carmignano, l’assessora Monni ha effettuato un sopralluogo con il sindaco Prestanti. “Gli eventi di oggi – ha continuato l’assessora – lo dimostrano con ancora maggiore evidenza: la Toscana è di nuovo sott’acqua. Ci sono allagamenti diffusi e situazioni critiche, come quella di Portoferraio, con un sistema regionale impegnato su tutto il territorio per soccorrere le persone. Il reticolo idraulico ha retto, grazie alle molte opere di difesa messe in atto, ma il problema vero rimane il drenaggio urbano. Le nostre città, i corsi d’acqua, le reti fognarie, e l’urbanizzazione stessa sono stati progettati per un’epoca in cui le piogge si verificavano in modo diverso. La Regione ha sempre lavorato per prevenire i danni e incrementare la resilienza del territorio, ma in un contesto climatico in rapido cambiamento, è necessario fare di più. Serve un impegno straordinario, risorse adeguate e una strategia nazionale chiara. Non possiamo permettere che si intervenga solo dopo le catastrofi: la sicurezza del territorio e la lotta alla crisi climatica devono essere priorità assolute. Le comunità colpite non possono essere abbandonate.”

“È stato un incontro significativo – ha aggiunto il sindaco Prestanti -; dalla collaborazione con la Regione, il Genio Civile e il Consorzio di Bonifica dipende la risoluzione della sicurezza idraulica del nostro territorio. C’è condivisione con la Regione riguardo al percorso da intraprendere, e stiamo già implementando le risposte alle questioni più urgenti, come gli allagamenti che si verificano durante i periodi di maltempo intenso, sempre più frequenti. La nostra idea è di presentare un piano Furba che, nel giro di alcuni anni, metta in sicurezza il territorio. In sintesi, il nostro lavoro si deve concentrare sull’evitare allagamenti, sia piccoli che grandi, e soprattutto prevenire che eventi catastrofici, come quello del 2 novembre 2023, possano ripetersi. È fondamentale costruire opere idrauliche resilienti ai cambiamenti climatici. Alcuni progetti sono già in fase di realizzazione: c’è un finanziamento europeo, tramite la Regione, di 1,6 milioni per la sagomatura del rio Gualciino e un altro di oltre 1 milione per la cassa d’espansione tra il fosso Collecchio e il rio Barbironi. Il nostro obiettivo è realizzare una nuova cassa di espansione per garantire la sicurezza del torrente Furba e di tutti i corsi d’acqua affluenti. Un piano che – ha concluso il sindaco di Carmignano – si basa su studi idraulici mirati e punta sia a interventi piccoli di rapida esecuzione, capaci comunque di eliminare situazioni critiche, sia a costruire interventi strutturali che rendano sicuro l’intero reticolo idraulico del torrente Furba. Come Comune, non abbiamo le risorse necessarie, ma puntiamo a ottenere finanziamenti attraverso una progettualità più ampia e in collaborazione con tutti gli enti coinvolti per avviare i lavori necessari.”

Fonte: Toscana Notizie

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