Cittadinanza di genere: l'assessora Nardini illustra le iniziative della Provincia

Cittadinanza di genere: l’assessora Nardini illustra le iniziative della Provincia

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Bilanci di genere in diversi enti della provincia e iniziative di sensibilizzazione nelle scuole di ogni livello per promuovere la cultura delle pari opportunità non solo tra studenti, ma anche tra insegnanti e personale ATA.

Ardi”, un progetto triennale della Provincia di Prato finanziato dalla Regione nell’ambito del rifinanziamento della legge regionale sulla cittadinanza di genere (l.r. 16/2009) grazie ai fondi del PR FSE+ 2021-2027.

Ardi”, acronimo di Ascolto Rispetto Dialogo Inclusivo, è stato presentato oggi durante una conferenza stampa a Prato, presso Palazzo Banci Buonamici, dall’assessora regionale alle pari opportunità Alessandra Nardini e dal presidente della Provincia Simone Calamai.

Erano presenti alla conferenza stampa anche l’assessora alle pari opportunità del Comune di Montemurlo Valentina Vespi, la coordinatrice del Centro anti violenza “La Nara” Francesca Ranaldi, la formatrice del Centro Elena La Greca, la responsabile dell’associazione “Period Think Thank” Giulia Sudano, la dirigente della Provincia di Prato Rossella Bonciolini e la funzionaria dell’Ufficio Pari Opportunità della Provincia Elena Cardosi.

Grazie alla partecipazione al bando regionale lanciato la scorsa primavera, la Provincia di Prato ha ricevuto un finanziamento di circa 461mila euro. Il progetto è operativo dal 2 dicembre 2024.

– In collaborazione con i Comuni locali, la Provincia di Prato e il Comune di Montemurlo parteciperanno alla sperimentazione del bilancio di genere, puntando all’adozione di una metodologia che segua le linee guida regionali. Saranno elaborati tre bilanci di genere, uno per ciascun anno del triennio, per monitorare l’impatto delle politiche pubbliche sulle disuguaglianze di genere. Questi documenti saranno realizzati dopo una formazione specifica sul gender budgeting, che prevede l’integrazione della prospettiva di genere in tutte le politiche e voci di bilancio delle amministrazioni.

– Nelle scuole di ogni livello, saranno organizzate lezioni frontali, laboratori, role play e proiezioni per contrastare gli stereotipi di genere, stimolando la consapevolezza e la successiva decostruzione degli stessi. In particolare, ci saranno proiezioni di film e incontri per studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Inoltre, saranno organizzati incontri di sensibilizzazione per docenti e personale ATA per migliorare le competenze didattiche su temi relativi al rispetto delle differenze in un’ottica di genere e per prevenire ogni forma di discriminazione e violenza.

Questo progetto rappresenta un passo cruciale nel continuare il nostro impegno nel promuovere la cultura della parità di genere, attraverso azioni basate sull’educazione e sul confronto – ha dichiarato il presidente della Provincia di Prato Simone CalamaiIl finanziamento di 461 mila euro ci consentirà di realizzare due attività strategiche. La prima, rivolta principalmente agli Enti, prevede l’elaborazione del bilancio di genere per il prossimo triennio, coinvolgendo sia la Provincia di Prato che il Comune di Montemurlo. Questo strumento ci permetterà di monitorare con precisione l’impatto delle politiche locali in termini di parità di genere – ha spiegato Calamai – La seconda attività, destinata alle scuole, coinvolgerà circa 13.000 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Attraverso laboratori, film e lezioni frontali, miriamo a sensibilizzare i giovani su questioni fondamentali per contrastare fenomeni discriminatori che ancora oggi affliggono la nostra società. Il nostro obiettivo è agire sulla cultura e sull’educazione, poiché solo attraverso di esse possiamo veramente combattere gli stereotipi e promuovere un cambiamento positivo. Questo progetto coinvolge i giovani in un tema delicato, con l’intento di stimolare il loro impegno verso una società più equa e inclusiva – ha concluso il presidente Siamo orgogliosi di questo lavoro a 360 gradi e desidero ringraziare la Regione Toscana per aver creduto nel progetto della Provincia di Prato, che si basa su dialogo, rispetto e inclusione.

Il rifinanziamento della legge regionale 16/2009 ‘Cittadinanza di genere’ – afferma l’assessora regionale all’Istruzione e alle Pari Opportunità Alessandra Nardiniera un impegno che ci eravamo assunti in questa legislatura perché crediamo fermamente che combattere e prevenire discriminazioni e disuguaglianze di genere, fino al drammatico fenomeno della violenza contro le donne in tutte le sue forme, sia un preciso dovere delle istituzioni. Per farlo concretamente – prosegue – dobbiamo partire dall’educazione, rimuovendo pregiudizi e destrutturando stereotipi e ruoli di genere. È fondamentale cambiare la cultura del nostro Paese e della nostra società, superando il disuguale rapporto tra donne e uomini e sconfiggendo il patriarcato, che ahimè è ancora presente.
Perciò – spiega l’assessora – abbiamo avviato nel 2022 un primo bando, definito sperimentale, per rifinanziare la nostra legge regionale con un totale di 800mila euro a livello regionale, e oggi non solo confermiamo il rifinanziamento, ma lo incrementiamo notevolmente dando continuità a questi interventi attraverso un bando triennale finanziato con 5,7 milioni a livello regionale.

Come nel 2022, tra le azioni che le Province possono attuare con queste risorse – sottolinea Nardini – ci sono i bilanci di genere, uno strumento utile per autoanalizzarsi e migliorarsi, analizzando come le scelte amministrative influiscano sulla qualità della vita delle cittadine e dei cittadini, e per chiedersi se tali scelte siano sufficienti a promuovere una vera parità, o come poter fare di più. E poi i progetti di sensibilizzazione nelle scuole di ogni livello, un’iniziativa che ho voluto obbligatoria per accedere al finanziamento, poiché sono convinta che sia l’unica strada per prevenire le disuguaglianze e le discriminazioni nel futuro.

Desidero esprimere un sentito ringraziamento alla Provincia di Prato, alle amministrazioni comunali e alle scuole che hanno partecipato insieme a tutte le associazioni del territorio coinvolte – conclude l’assessora – per l’impegno dimostrato su questi temi. La nostra decisione di destinare queste risorse alle Province, consentendo loro di riassumere con pieno vigore la loro competenza sulle pari opportunità, non era scontata, ma riteniamo che la collaborazione tra le istituzioni sia fondamentale. È tempo che le Province vengano nuovamente valorizzate e riconosciute, dopo anni di riduzioni di risorse e personale. Con questo bando uniamo le forze per portare avanti insieme questa battaglia di civiltà, promuovendo la cultura del rispetto delle differenze e della parità.”

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