Si è conclusa la missione in India di un team di medici e ricercatori provenienti dalle Università di Bologna, Palermo e Pisa presso l’Università Monastica Tibetana di Sera Jey e nell’insediamento Tibetano di Bylakuppe, situato a circa 300 Km da Bangalore.
Il principale obiettivo della missione è stato quello di realizzare una campagna di salute e prevenzione orale, estesa a tutti i ragazzi in età scolare (presenti sia nelle scuole secolari sia in quelle monastiche) e a tutti i monaci di età superiore ai 50 anni del Monastero di Sera Jey. Nel monastero risiedono oltre 3000 monaci e ci sono più di 20.000 rifugiati Tibetani a Bylakuppe.
Dopo l’attività di screening, che ha coinvolto oltre 1100 tra ragazzi e monaci, sono stati effettuati circa 400 interventi odontoiatrici, sia conservativi che chirurgici, riconosciuti come urgenti durante la fase di screening. Sono stati visitati e trattati anche tutti coloro che necessitavano di cure urgenti, al di fuori delle fasce di età inizialmente previste.
Un elemento chiave della missione è stata l’educazione all’igiene orale, realizzata in tutte le scuole con materiale informativo creato tenendo presente le specificità socioculturali e linguistiche degli studenti. Inoltre, il Team ha collaborato con l’Ospedale locale per sviluppare strategie di breve e medio termine per la prevenzione della salute orale.
Una campagna simile di screening e cura era già stata realizzata dagli odontoiatri di UniPa nel 2018, che aveva coinvolto oltre 900 bambini tibetani sotto i 16 anni (https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/ipd.13193).
Nel contempo, sono stati raccolti dati sull’utilizzo di tecniche di Intelligenza Artificiale per la diagnosi delle lesioni orali.
Il team, attivo a Bylakuppe dal 5 al 18 gennaio, era composto da 8 odontoiatri con specializzazioni diverse, un igienista dentale e un infermiere, provenienti da UniPa, dall’Azienda Policlinico Universitario e dall’AOORR “Villa Sofia-Cervello” della stessa città (N. Mauceri, P. Tozzo, L. Calà, M. e V. Coppini, A. Schepis, C. e F. Buttacavoli, G. La Mantia). Il team è stato coordinato dalla prof.ssa Giuseppina Campisi del Dipartimento Bi.N.D. di UniPa. I prof. Maria Giovanna Gandolfi e Carlo Prati del Dipartimento di Scienze biomediche e neuromotorie dell’Università di Bologna hanno partecipato anche all’equipe odontoiatrica.
Inoltre, il team ha beneficiato della collaborazione a distanza del prof. Mario Cimino, esperto di Intelligenza Artificiale applicata all’analisi di immagini del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione di UniPi. Il prof. Bruno Neri, dallo stesso Dipartimento, ha coordinato l’attività di contatto con le istituzioni locali e ha continuato la raccolta dei dati sugli effetti della meditazione, insieme ai monaci dell’area di ritiro del monastero. L’associazione Vimala Italia ONLUS ha sostenuto il coordinamento locale.
L’arrivo del team a Bylakuppe è avvenuto in coincidenza con quello del Dalai Lama, che si trovava temporaneamente al monastero Tashi Lumpo. Sua Santità ha incontrato il team italiano durante un’udienza pubblica, esprimendo gratitudine a ciascun membro per l’importante attività volontaria a favore del suo Popolo.
“È stata un’esperienza estremamente interessante che ha unito i valori della missione umanitaria con quelli della ricerca e dell’educazione per il ripristino della salute orale, in linea con le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità”, ha commentato la prof.ssa Campisi. “Particolarmente toccante è stato l’incontro con una Comunità unica che, nonostante le avversità dell’esilio, si è mantenuta unita attorno ai valori della solidarietà e della non violenza”.
“Le tecniche di intelligenza artificiale spiegabile, applicate a un ampio campione di popolazione diviso in due fasce di età con abitudini di vita simili, caratterizzate dall’assenza di alcol e fumo, possono fornire un notevole supporto cognitivo per il personale medico impegnato nello screening per la diagnosi precoce delle lesioni orali”, ha affermato il prof. Cimino.
“Sono rimasta molto colpita dal coinvolgimento degli studenti e dei monaci alle mie lezioni su igiene e salute orale”, ha evidenziato la prof.ssa Gandolfi. “Ho sentito una forte connessione con il popolo tibetano, anche grazie ai tanti anni di pratica contemplativa attraverso lo yoga, che mi avvicina alle basi della loro cultura”.
Il prof. Prati ha condiviso la grande emozione di “operare ininterrottamente per ore, sostenuto dagli sguardi dei pazienti che si affidavano alle mie mani”.
Fonte: Università di Pisa – ufficio stampa