Quarantatré volontari sono ciò che Avis Toscana sta cercando per il servizio civile universale, con scadenza fino al 18 febbraio 2025. Il progetto “SCUola di dono in Toscana” è stato presentato nel contesto del Programma “Volontari in rete per il dono – seconda edizione”, in collaborazione con Avis Nazionale e Csv Lazio.
I candidati possono fare domanda per una delle 42 sedi Avis in Toscana. Il servizio avrà una durata di 12 mesi e richiederà un impegno settimanale di 25 ore flessibili, distribuite su cinque giorni. I volontari riceveranno un rimborso mensile di 507,30 euro, erogato dal Ministero per le politiche giovanili e il Servizio civile universale.
L’obiettivo principale è quello di incentivare la donazione di sangue e plasma e promuovere la cultura del diritto alla salute, attraverso l’informazione e l’educazione dei cittadini. I volontari non solo partiranno da attività promozionali, ma supporteranno anche la gestione quotidiana dell’attività nella sede scelta, in collaborazione con il personale disponibile.
Possono presentare domanda i giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni (non compiuti 29) esclusivamente online, tramite SPID, al link https://domandaonline.serviziocivile.it/ entro le ore 14:00 del 18 febbraio 2025.
“Candidarsi per svolgere servizio civile in una delle sedi di Avis Toscana – afferma la presidente regionale, Claudia Firenze – significa impegnarsi in un’esperienza lavorativa e personale intensa. Il ricambio generazionale è uno dei nostri principali obiettivi: i giovani volontari che entrano tramite questo canale rappresentano il futuro della nostra associazione. Vogliamo che il loro percorso sia arricchente, sia in termini di nuove competenze che di sensibilità”.
Una missione possibile, come dimostrano i numerosi ragazzi e ragazze che in questi anni si sono messi alla prova.
È il caso di Cecilia Cuglitore, 24 anni, volontaria fino a dicembre 2023 presso l’Avis comunale di Siena: “Non sapevo cosa aspettarmi – racconta – perché ho studiato al conservatorio e avevo appena iniziato a dare lezioni di musica. Questo percorso mi ha responsabilizzata e ha creato connessioni umane profonde, lasciandomi al contempo spazio per i miei interessi. Mi sono trovata così bene che, anche ora che studio lingue all’università, ho deciso di continuare a dare una mano gestendo i canali social dell’Avis comunale”. “Monitorare il sistema di prenotazioni delle donazioni – continua Cecilia – mi ha fatto notare quanti giovani si stiano avvicinando a questo mondo. Io stessa donavo, ma avevo smesso dopo la pandemia. Con il servizio civile in Avis, sono tornata a farlo, con convinzione”.
Marco Aristei, 19 anni, ha invece iniziato il servizio alla comunale di Borgo San Lorenzo lo scorso dicembre: “È un’esperienza che mi sta già dando molto in termini relazionali, professionali e umani. Sono certo che influirà positivamente sul mio percorso di crescita, perché vale doppio: è un primo approccio al mondo del lavoro e mi fa capire quanto sia importante la cultura del dono”.
Fonte: Ufficio Stampa