L’Azienda Sanitaria Usl Toscana centro sta attuando nuove misure per proteggere i suoi lavoratori, intensificando l’impegno per prevenire le aggressioni al personale in servizio. Le iniziative messe in atto, oltre al potenziamento degli impianti di videosorveglianza e di altri sistemi di protezione, includono l’assistenza alle vittime e un’attività di formazione mirata in base al livello di rischio definito nel DVR Aziendale. Nel 2024 sono state pianificate 20 edizioni di corsi aziendali, formando più di 14mila lavoratori. Finora, oltre 13mila lavoratori aziendali hanno partecipato a un corso FAD della durata di 3 ore. Il corso in presenza, della durata di 7 ore, ha coinvolto 1.689 lavoratori con un rischio medio/alto. I corsi sono svolti con metodologie didattiche frontali, simulazioni e processi di de-escalation, mirati a fornire agli operatori le tecniche per gestire interazioni difficili e minimizzare l’aggressività delle persone in stato di agitazione verbale o fisica.
Per contrastare il rischio di violenza sugli operatori, è attivo da anni un Gruppo di lavoro aziendale che, come previsto dalla Raccomandazione Ministeriale n. 8/2007, effettua monitoraggi periodici delle segnalazioni al fine di identificare le vulnerabilità e analizza i dati inerenti agli episodi di violenza in vari contesti aziendali. Attualmente, il Gruppo ha identificato i rischi attraverso un documento specifico, il Documento di Valutazione del Rischio Aggressioni, rivolto a tutti i lavoratori aziendali (comprendendo anche dipendenti e collaboratori non sanitari). Le riunioni si tengono normalmente ogni trimestre o in caso di necessità.
Proseguono inoltre i lavori relativi sia al “Percorso aziendale paziente psichiatrico e emergenze comportamentali” che al “Percorso per l’effettuazione dei Trattamenti e degli Accertamenti Sanitari Obbligatori” con i dipartimenti coinvolti.
In particolare, nelle ultime settimane, il Gruppo ha concluso la revisione della procedura aziendale denominata “Prevenzione degli atti di violenza a danno dei lavoratori”. Questa revisione si è resa necessaria per adeguarsi alle nuove normative e modifiche recenti al Codice penale (introdotte dal D.Lgs 31 del 19 marzo 2024 e dal D.L. n. 137/2024, convertito in legge n. 171 del 18/11/2024) che hanno introdotto la procedibilità d’ufficio per le lesioni inflitte al personale sanitario e sociosanitario. Questa procedibilità consente all’Azienda di presentare una denuncia formale all’autorità giudiziaria competente per comportamenti aggressivi che costituiscono reato, senza che la vittima debba presentare querela. La novità implica un cambio di ruolo per l’Ufficio Legale e l’Avvocatura e Gestione del Contenzioso, che ora devono attivarsi immediatamente in caso di aggressioni, dopo aver ricevuto una relazione dettagliata dal dirigente della struttura.
La procedura aziendale revisionata sarà a breve pubblicata e inviata a tutti i lavoratori tramite il software aziendale, insieme ai moduli da compilare in caso di episodi di violenza. Nel capitolo “Prevenzione degli atti di violenza a danno dei lavoratori” sono incluse indicazioni generali su come comportarsi in caso di aggressione, comprendenti fattori di rischio, riconoscimento e prevenzione delle situazioni pericolose, escalation e de-escalation della violenza, oltre a consigli sulla sicurezza e comunicazione. La procedura prevede anche una procedura unica per la segnalazione da parte del dipendente aggredito e l’attivazione immediata dell’Ufficio Legale.
Nel contempo, l’Azienda ha predisposto una nuova cartellonistica che sarà affissa in tutte le strutture sanitarie, per avvisare sulle conseguenze legali (denuncia e sanzioni) derivanti dalla violenza contro il personale sanitario. Anche questa azione fa parte del sistema di comunicazione che l’Azienda sta attuando per migliorare la sicurezza del personale e riguarderà anche la comunicazione sui social e altri strumenti comunicativi aziendali per promuovere la prevenzione.
È importante anche sottolineare l’interlocuzione della Asl Toscana centro con le Prefetture e le forze dell’ordine. L’Azienda sanitaria è sempre disponibile a collaborare con tutte le istituzioni per individuare ulteriori misure di prevenzione e contrasto a tutela del personale sanitario e non.
Per quanto riguarda il potenziamento degli impianti di videosorveglianza, il dipartimento Area Tecnica ha recentemente collaborato con il Servizio di Prevenzione e Protezione (SEPP) per l’implementazione di tali sistemi. Fin dal 2023, Toscana centro ha deciso di utilizzare fondi regionali per azioni contro le aggressioni, per un totale di 450mila euro, per installare sistemi di videosorveglianza esterna in edifici critici. Sono 62 le strutture (su circa 330 edifici) identificate come prioritarie, situate nelle varie aree di Firenze, Empoli, Prato e Pistoia, dove il rischio di aggressione è maggiore, specialmente di sera o di notte. In alcune di queste strutture ci sono già impianti di videosorveglianza da integrare; in altre, è necessario realizzarli da zero. La maggior parte delle strutture prioritarie (35 tra ospedali e presidi territoriali) è già coperta dal servizio di vigilanza.
Recentemente sono stati affidati lavori di ampliamento degli impianti esistenti, per un totale di circa 177.000 euro, prevedendo l’installazione di 70 nuove telecamere con collegamenti e sostituzioni necessarie degli apparati di registrazione per il controllo da remoto.
Per quanto concerne i 40 edifici privi di sistemi di videosorveglianza, sono in corso valutazioni tecnico-economiche per un intervento mirato, sulla base delle risorse rimanenti dal primo affidamento. Si prevede di affidare i lavori per nuovi impianti entro marzo 2025, con conclusione delle installazioni entro la fine dell’anno.
Infine, è importante notare che l’Azienda offre sostegno psicologico al personale che ha subito aggressioni, tramite la struttura operativa semplice dipartimentale di Psicologia clinica, con accesso diretto su richiesta. Il personale di Psicologia Clinica è specificamente formato per attuare programmi di sostegno e terapia in caso di traumi dovuti a aggressioni.
I dati dell’ultimo Report regionale – Secondo l’ultimo report regionale, la Asl Toscana centro ha il rapporto più favorevole riguardo al numero di aggressioni rispetto al numero di dipendenti rispetto alle altre due aziende sanitarie regionali. L’Azienda fornisce all’Osservatorio Regionale Aggressioni rendicontazioni trimestrali delle segnalazioni e altre informazioni utili.