La necessità di tutelare e valorizzare la Laguna di Orbetello è condivisa a tutti i livelli istituzionali. Questo ecosistema lagunare ricopre un’importanza fondamentale sia sul piano ambientale, per la sua unicità e fragilità, sia per la biodiversità presente, che sul piano economico, grazie alle attività di acquacoltura dedicate all’allevamento di specie ittiche pregiate (orate, cefali e anguille) che popolano i suoi bacini.
Il Senato sta esaminando un disegno di legge volto a istituire un Parco ambientale per lo sviluppo sostenibile della Laguna e a creare un Consorzio per la sua gestione. Parallelamente, la Regione sta preparando una legge per coordinare le funzioni a livello locale.
La proposta è stata presentata nella commissione Bilancio del Consiglio regionale, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), e, come chiarito dagli uffici della Giunta in risposta alla vicepresidente della commissione Elisa Tozzi (Fratelli d’Italia), è in linea con quanto si sta facendo a livello nazionale, “senza conflitti”. Nella relazione che accompagna la proposta si afferma: “In un’auspicabile visione di una governance unificata a livello nazionale della Laguna di Orbetello, che rappresenti efficacemente le competenze territoriali, è fondamentale rafforzare il coordinamento tra le funzioni regionali e locali per garantire la salvaguardia e la gestione integrata dell’ambiente lagunare”.
Il processo ha appena avuto inizio; la commissione esaminerà il documento (composto da 13 articoli) nelle prossime sedute, per poi presentarlo all’Aula. In questa fase iniziale, il consigliere di Italia Viva Maurizio Sguanci ha già annunciato il suo sostegno, mentre la vicepresidente Tozzi ha chiesto chiarimenti sulla gestione commissariale in relazione alle risorse pubbliche impiegate.
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Sintesi della proposta di legge
La proposta mira a garantire, attraverso un coordinamento delle funzioni regionali e comunali, la protezione e la gestione unificata del sistema ambientale integrato della Laguna di Orbetello, in continuità con le iniziative attuate dopo la conclusione della gestione straordinaria prevista dall’articolo 5 della legge 225/1992 (Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile), in attuazione dell’articolo 44 della legge regionale 77/2012.
Nei 13 articoli della proposta si prevede:
- la salvaguardia del sistema lagunare mediante il coordinamento delle competenze regionali e locali (articolo 1);
- la definizione delle competenze della Regione (articolo 2), inclusi finanziamenti per le attività di gestione ordinaria e straordinaria. Le prime si baseranno sulle risorse disponibili nel bilancio regionale, mentre le seconde solo fino a esaurimento delle risorse residue dalla contabilità speciale del Commissario delegato per la Laguna e da eventuali altri fondi statali o europei che potrebbero essere disponibili;
- la precisazione delle competenze del Comune di Orbetello (articolo 3), che rappresenta meglio la sintesi delle esigenze della comunità locale, compresa la preparazione di un programma pluriennale di attività, con aggiornamenti annuali, contenente interventi di gestione ordinaria e straordinaria;
- le modalità di redazione del programma delle attività per una gestione triennale, con possibilità di aggiornamento annuale (articolo 4);
- l’istituzione di un organismo scientifico, il Comitato tecnico-scientifico (CTS) regolato dall’articolo 6, con funzioni di indirizzo e consultazione per l’attività di gestione del sistema lagunare, a supporto del Comune di Orbetello e della Cabina di Regia (prevista all’articolo 7 con funzioni di confronto politico istituzionale);
- all’articolo 8 si prevede che, su richiesta della commissione consiliare competente, la Giunta possa inviare una relazione sugli esiti del monitoraggio ambientale del sistema lagunare;
La Laguna di Orbetello (estesa per un totale di 2525 ettari) si compone di due corpi d’acqua distinti – Laguna Ponente e Laguna Levante – separati da un tombolo collegato al promontorio di Monte Argentario tramite un ponte diga, che consente il flusso d’acqua tra le due lagune. Il sistema lagunare è isolato dal Mar Tirreno dai tomboli di Giannella a nord e di Feniglia a sud. La connessione diretta con il mare avviene tramite il canale Ansedonia per la Laguna di Levante, mentre la Laguna di Ponente comunica direttamente con il mare tramite il canale Nassa e indirettamente tramite il canale Fibbia, che è connesso al tratto finale del fiume Albegna. La profondità media della laguna è di circa 1 metro, con escursioni di marea non superiori a 0,4 metri. Inoltre, i rari scambi con le acque marine e l’alta concentrazione di nutrienti causano la proliferazione algale, portando a distrofie di vario grado. La laguna è designata come “area sensibile” e pertanto è soggetta a trattamenti più severi per gli scarichi idrici.
Dal punto di vista della biodiversità, il territorio della Laguna di Orbetello è:
- interessato dal Sito Natura 2000 – SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona di Protezione Speciale) “Laguna di Orbetello”;
- incluso in una Riserva Naturale Regionale;
- comprende una Riserva Naturale Statale “Laguna di Ponente” gestita dal WWF Italia;
- comprende la Riserva Naturale Statale “Duna di Feniglia” gestita dal CFS;
È riconosciuta come zona umida di interesse nazionale dalla Convenzione di Ramsar (1971).
Per quanto riguarda la gestione del SIC-ZPS “Laguna di Orbetello”, la Regione, con delibera numero 1231 del 15 dicembre 2025, ha adottato misure di salvaguardia che saranno applicate fino all’approvazione del Pianificatore di Gestione, previsto fra le misure di conservazione approvate con un’altra delibera numero 1223, sempre del 15 dicembre 2015, per la designazione dell’omonimo SIC quale ZSC.
Tra le Misure di Salvaguardia troviamo la redazione del “Protocollo operativo di pompaggio delle acque in laguna” e del “Piano di sicurezza”.
Con delibera di Giunta numero 626 del 27 giugno 2016, in attuazione delle misure di salvaguardia per la gestione del SIC ZPS “Laguna di Orbetello”, è stata approvata la prima stesura del Piano di Sicurezza e del Protocollo Operativo per il pompaggio delle acque in Laguna. L’intera area della Laguna di Orbetello è inclusa anche nel sito di bonifica di interesse nazionale (SIN) di Orbetello Area ex Sitoco, che copre l’intero bacino lagunare (Laguna di Ponente e di Levante) insieme alle aree terrestri, tra cui quella nota come “Patanella”.
La Laguna di Orbetello rappresenta un ambiente di transizione, soggetto a cicli di eventi distrofici anche in condizioni di naturalezza, il che rende complesso distinguere e quantificare lo stato di stress antropico rispetto a quello naturale.
La vulnerabilità e fragilità di questo ambiente richiedono interventi continui di manutenzione e gestione, garantiti anche durante la fase di gestione ordinaria delle lagune. È noto che, a causa della bassa profondità dell’acqua (circa 1 metro) e della presenza di nutrienti legati anche agli scarichi che vi affluiscono, la Laguna è soggetta a episodi di eutrofizzazione, soprattutto quando la carenza di ossigeno si unisce a temperature elevate, creando così un “eccesso di crescita di vegetazione acquatica sostenuta da elevati livelli di nutrienti come azoto, fosforo o zolfo, provenienti da fonti naturali o antropiche – fertilizzanti, detersivi, scarichi civili o industriali. In questo contesto proliferano alghe microscopiche che non vengono assimilate dai consumatori primari, aumentando così l’attività batterica. Questo causa una diminuzione dell’ossigeno disponibile, portando alla morte dei pesci. L’eutrofizzazione rappresenta un fattore che contribuisce al degrado ambientale.”
Per affrontare e prevenire l’eutrofizzazione, la corretta gestione della Laguna implica alcune azioni chiave:
- la raccolta delle alghe, il trattamento e lo smaltimento finale;
- la manutenzione dei canali necessari per migliorare la circolazione dell’acqua nella laguna;
- interventi di conservazione per fondali e sponde;
A causa della sua fragilità, l’ambiente lagunare è stato oggetto di significativi interventi di risanamento contro l’eutrofizzazione già dal 1993 e, dal 2002 fino a settembre 2012, è stato sottoposto a commissariamento.
Terminata la gestione straordinaria, la Regione è stata designata come l’amministrazione competente, in regime ordinario, per coordinare le attività necessarie a continuare gli interventi in risposta alla situazione critica nella Laguna. Per proseguire le iniziative di salvaguardia, la Giunta, con lalegge regionale 77/2012 (Legge finanziaria per il 2013), ha previsto un “Contributo straordinario per la gestione” nel bilancio pluriennale. Attraverso leggi successive, e in virtù di accordi specifici con il Comune di Orbetello, ha finanziato nel tempo, senza interruzioni, le attività necessarie e il servizio di gestione del sistema integrato della Laguna, che include la gestione degli impianti di ricircolo idraulico tra il mare e la Laguna, la risospensione dei sedimenti e la raccolta delle biomasse algali, con il trasporto e trattamento affidati a gestori autorizzati.
Tuttavia, gli interventi realizzati non sono sufficienti a prevenire o mitigare a lungo termine eventi distrofici emergenziali, principalmente legati ai cambiamenti climatici che minacciano l’intero ecosistema lagunare. Fenomeni di questa entità impattano notevolmente sugli habitat, a rischio per le diverse specie che vi abitano.
In aggiunta, per migliorare l’efficienza delle modalità gestionali dell’area lagunare, la Regione ha promosso progetti di ricerca volti a esaminare in modo più approfondito le dinamiche ambientali del sistema lagunare, basandosi su studi e ricerche già condotte in precedenza dai vari enti pubblici responsabili della gestione della Laguna.
In collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Firenze (DICEA), sono stati realizzati:
- un progetto per lo sviluppo delle attività di ricerca relative a strumenti per mitigare i processi eutrofici, focalizzandosi sulla costruzione di un modello idrodinamico della Laguna e sulla simulazione e valutazione di vari scenari di circolazione idrica;
- in base al modello sviluppato e alle conoscenze acquisite riguardo l’idrodinamica e i processi di eutrofizzazione della Laguna, un ulteriore progetto di ricerca mirato a elaborare un’analisi approfondita dei risultati ottenuti, ampliando la modellizzazione degli aspetti qualitativi dei fenomeni eutrofici.
Fonte: Toscana Notizie