Oggi il Contratto di Fiume del Chiecina entra in fase operativa. Questo strumento innovativo per la gestione sostenibile delle risorse idriche, la valorizzazione delle aree fluviali e la protezione dai rischi idraulici è stato ufficialmente presentato a Pisa presso Palazzo Franchetti.
Tra i presenti erano presenti: Maurizio Ventavoli, presidente del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno; Ilaria Nieri, responsabile dei Contratti di Fiume per lo stesso consorzio; Marica Guerrini, sindaca di Palaia; Luca Belcari, vicesindaco di Montaione; Paolo Moretti, assessore all’Ambiente di Montopoli in Val d’Arno; Marco Greco, assessore ai lavori pubblici di San Miniato; e Massimo Bastiani, coordinatore del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume.
Il Contratto di Fiume del Chiecina coinvolge il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno e quattro comuni: Palaia (PI), Montopoli in Val d’Arno (PI), Montaione (FI) e San Miniato (PI).
“Il Contratto di Fiume è uno strumento che consente di unire diverse parti interessate (enti, istituzioni, cittadini) per raccogliere in un unico grande progetto idee e proposte per i nostri corsi d’acqua – ha dichiarato Maurizio Ventavoli, presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno -. Questo approccio favorisce il dialogo tra i vari stakeholder nella creazione di un piano strategico. In merito al Contratto di Fiume del Chiecina, i Comuni lo hanno approvato tra maggio e dicembre 2024, ma devono ancora avviare i percorsi partecipativi e coinvolgere le varie associazioni. Vogliamo pianificare attività su questi territori in base ai risultati emersi dai tavoli partecipati”.
“Diversi occhi e punti di vista sono focalizzati su un obiettivo comune: valorizzare i fiumi e le aree fluviali, partendo dal presupposto che chi vive un fiume diventa il miglior alleato per la sua tutela e valorizzazione – ha sottolineato Ilaria Nieri, responsabile dei Contratti di Fiume per il Consorzio 4 Basso Valdarno -. Si tratta di una struttura dinamica e in continua evoluzione che coinvolgerà anche le scuole. Il Contratto di Fiume del Chiecina nasce dalla volontà condivisa di tutti gli enti e le amministrazioni coinvolte di attivare un percorso partecipativo. Dal dialogo con il Consorzio di Bonifica e le amministrazioni comunali sono emersi quattro obiettivi strategici: “Per un Chiecina pulito” sulla protezione delle acque; “Per un Chiecina sicuro” con attenzione al rischio idraulico; “Per un Chiecina da vivere” incentrato sulla fruibilità e la riqualificazione ambientale; “Per un Chiecina da promuovere” per la valorizzazione culturale, economica e sociale del fiume. Non dimentichiamo che, nell’anno del Giubileo, il Chiecina rappresenta anche un simbolo di dialogo e pace”.
“Siamo soddisfatti per il Contratto di Fiume del Chiecina – ha spiegato Marica Guerrini, sindaca di Palaia -. È uno strumento fondamentale per la pianificazione e gestione delle aree fluviali. Il Chiecina costituisce un confine tra vari comuni, tra cui Montopoli, Palaia e Montaione. Dato che questo tratto presenta problematiche idrogeologiche, il Contratto di fiume ci aiuterà, insieme al Consorzio di Bonifica, nella pianificazione e nel reperimento di finanziamenti. È un territorio delicato e la firma di questo importante contratto rappresenta un successo notevole, raggiunto in pochi mesi dal mio insediamento, per il quale ringrazio ovviamente il Consorzio di Bonifica e l’ex sindaco Marco Gherardini”.
“Ringraziamo il Consorzio di Bonifica e tutti i soggetti firmatari – hanno affermato Linda Vanni, sindaca di Montopoli in Val d’Arno, e Paolo Moretti, assessore all’Ambiente di Montopoli in Val d’Arno -. La sottoscrizione di questo contratto riveste un significato strategico decisivo, sia per la sicurezza idraulica che per lo sviluppo territoriale e la valorizzazione degli spazi pubblici”.
“Il contratto di fiume rappresenta uno strumento che collega le amministrazioni comunali – ha aggiunto Luca Belcari, vicesindaco del Comune di Montaione – un’opportunità che va oltre i confini territoriali e provinciali, puntando alla valorizzazione del fiume, che ha un’importanza specifica anche per il comune di Montaione, dal punto di vista turistico”.
“Il Contratto di Fiume è un’iniziativa fondamentale per la tutela e valorizzazione delle nostre risorse idriche. Questo progetto segna un importante passo verso una gestione territoriale sostenibile – ha affermato Marco Greco, assessore ai lavori pubblici del Comune di San Miniato -. Il Contratto di Fiume non è solo un documento tecnico, è un vero e proprio accordo tra istituzioni, comunità locali e attori economici, volto a favorire un approccio inclusivo nella pianificazione e cura dei corsi d’acqua. Ci impegniamo a proteggere l’ambiente, a incentivare la biodiversità e a garantire la sicurezza idraulica, senza trascurare le esigenze di sviluppo economico, dimostrando che sviluppo, ambiente e qualità della vita possono coesistere”.
“Ci sono necessità urgenti per i contratti di fiume, poiché sono strumenti efficaci per coinvolgere le comunità locali e promuovere proposte concrete – ha dichiarato Massimo Bastiani, coordinatore del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume -. In Italia, attualmente ci sono 200 contratti di fiume attivi, di cui 87 sottoscritti e in fase di attuazione. In Toscana, 11 contratti sono stati firmati, 9 riguardano fiumi e 2 laghi; si tratta di una risorsa preziosa per la Regione, con grandi potenzialità per lo sviluppo delle strategie regionali. Il progresso dei contratti di fiume in Italia è merito anche del tavolo nazionale, che collabora strettamente con Anbi Nazionale e Anbi Toscana, per promuovere gli obiettivi di sviluppo sul territorio”.
La protezione dell’ambiente, la sicurezza idrogeologica, la cultura idrica e la vita lungo i fiumi sono alcune delle istanze e competenze che il Contratto di Fiume integra. Coinvolgendo i Consorzi di Bonifica insieme a molteplici enti, dalle Amministrazioni comunali alla Regione, dall’Autorità di Bacino a Anci Toscana, fino alle scuole, associazioni e cittadini.
Il Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno partecipa attivamente al Patto per l’Arno e ai Contratti di Fiume Egola, Fosso del Mulino, Chiecina e al Parco fluviale dell’Era.
Fonte: Consorzio 4 Basso Valdarno – Ufficio stampa