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Dimissioni di Cellini dal Consiglio Comunale: Romano e Giovannini (FI) esprimono preoccupazione per l’opposizione

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Le dimissioni del consigliere Cellini dal Consiglio Comunale di Certaldo sollevano dubbi e preoccupazioni“. Così in una nota Giuseppe Romano, dirigente provinciale Forza Italia, e Paolo Giovannini, coordinatore provinciale Forza Italia commentano le dimissioni di Pardo Cellini, capogruppo della lista Più Certaldo, dalla carica di consigliere comunale (Qui la notizia).

Ci sono preoccupazioni riguardo alle motivazioni addotte, ovvero “dedicarsi alle attività dell’omonima associazione Più Certaldo e permettere a “altri membri della lista di acquisire esperienza diretta nelle istituzioni, sia in Consiglio che nelle Commissioni”. Le dimissioni per questo motivo sono di solito fatte da chi, sulla base di un’esperienza pluriennale, decide di fare spazio a nuove leve. Tuttavia, questo non è il caso del consigliere Cellini, il quale, essendo un “novizio”, dovrebbe essere lui stesso a maturare questa esperienza. Il consiglio comunale e le commissioni possono essere una palestra, soprattutto per chi è stato candidato direttamente alla carica di primo cittadino senza esperienza pregressa sul campo.

Inoltre, non convince il riferimento alla “polverosa partitocrazia” che avrebbe “indebolito la partecipazione”. È noto il crescente distacco dei cittadini dalla politica, una situazione che si è verificata anche a causa della scomparsa dei partiti storici. Probabilmente anche il livello medio della classe politica attuale, che è inferiore a quello del passato, ha contribuito a questa disaffezione. È risaputo il lamento per i politici della prima repubblica. In ogni caso, la presenza di una lista civica nel contesto politico certaldino non ha portato a un incremento della partecipazione dei cittadini. Alle ultime elezioni, si è registrato un calo del 6% nel numero di votanti certaldini rispetto al turno precedente, il dato peggiore. Questo segna in modo inequivocabile che la stanchezza e il distacco persistono e aumentano.

Rimane quindi la preoccupazione – concludono Romano e Giovannini – che queste dimissioni possono generare, riguardo al ruolo dell’opposizione consiliare, che rappresenta il primo livello di controllo sull’operato della maggioranza. È anche un segnale fondamentale di una democrazia reale e non solo formale.”

Fonte notizia

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