Educazione alla Pace 2: Bilanci di Genere e Educazione alle Differenze nelle Scuole

Di ‘Pari passo’ nella lotta agli stereotipi. Nardini: “Educare per abbattere pregiudizi e ruoli di genere”

32 0

Oggi è stato lanciato ‘Pari passo’, un progetto triennale promosso dalla Provincia di Livorno e supportato dalla Regione grazie al rifinanziamento attraverso i fondi del PR FSE+ 2021-2027, relativo alla legge regionale sulla cittadinanza di genere (l.r. 16/2009). La conferenza di presentazione ha avuto luogo a Livorno, presso il Palazzo Granducale, con la partecipazione dell’assessora regionale per le pari opportunità, Alessandra Nardini, e della presidente della Provincia di Livorno, Sandra Scarpellini. Grazie al bando regionale pubblicato nella scorsa primavera, la Provincia ha ottenuto un contributo di circa 552 mila euro, e le prime iniziative del progetto sono già in corso.

Il progetto prevede attività coordinate dalla Provincia di Livorno per il coinvolgimento e la condivisione, oltre all’affiancamento nella stesura del Bilancio di Genere per i Comuni della provincia, che porterà alla creazione del BiGe in uno degli enti coinvolti nei tre anni di attività.

Per le scuole, le attività saranno varie a seconda del livello scolastico: nelle primarie e medie ci saranno laboratori creativi, mentre per gli studenti delle superiori ci saranno proiezioni di film seguite da discussioni e approfondimenti. Tre i temi principali delle attività, per affrontare la parità di genere da diverse angolazioni: il primo riguarderà la storia, il secondo le scienze, ed infine la cittadinanza attiva e il lavoro. Saranno realizzati seminari tematici sugli stereotipi rivolti ai docenti della scuola dell’infanzia e primaria e ai genitori.

“Il rifinanziamento della legge regionale 16/2009 ‘Cittadinanza di genere’ – ha affermato l’assessora regionale Alessandra Nardini rappresenta un impegno che abbiamo assunto in questa legislatura, poiché siamo convinti che combattere e prevenire discriminazioni e disuguaglianze di genere, inclusa la violenza contro le donne in tutte le sue forme, sia un dovere inderogabile delle istituzioni.” “Per agire concretamente – ha proseguito – dobbiamo partire dall’educazione, eliminare pregiudizi, destrutturare stereotipi e ruoli di genere. È essenziale modificare la cultura del nostro Paese e della nostra società, superando il tradizionale rapporto diseguale tra donne e uomini e debellando il patriarcato che, contrariamente a quanto alcuni affermano, è ancora presente.”

“Per questo motivo” – ha continuato l’assessora –“abbiamo avviato nel 2022 un primo bando, definito sperimentale, per rifinanziare la nostra legge regionale con un totale di 800mila euro a livello regionale, e oggi non solo confermiamo il rifinanziamento, ma lo aumentiamo significativamente, dando continuità a questi interventi attraverso un bando triennale finanziato con 5,7 milioni a livello regionale.”

“Come nel 2022, tra le iniziative che le Province possono attivare con queste risorse” – ha evidenziato Nardini – “ci sono i bilanci di genere, strumenti utili per autovalutarsi e migliorarsi, analizzando come le scelte amministrative influiscano, in modo differente, sulla qualità della vita di cittadini e cittadine; e per verificare se le scelte adottate siano sufficienti a garantire una reale e piena parità o come si possa fare di più. Impegnati anche in progetti di sensibilizzazione nelle scuole di ogni grado, un’azione che ho voluto rendere obbligatoria per accedere ai finanziamenti, poiché credo fermamente che questa sia l’unica via per prevenire e fermare le disuguaglianze e le discriminazioni.”

“Voglio esprimere un sincero ringraziamento alla Presidente della Provincia di Livorno, Sandra Scarpellini – ha concluso l’assessora – per il suo impegno costante su questi temi. La nostra decisione di destinare queste risorse alle Province, permettendo loro di esercitare appieno le loro competenze in materia di pari opportunità, non era scontata: siamo convinti che la collaborazione tra le diverse istituzioni sia cruciale e che le Province meritino di tornare ad essere valorizzate e riconosciute, dopo anni in cui sono state private di risorse, sia economiche che umane. Con questo bando uniamo le forze: la Regione, le Province toscane, i Comuni, le scuole, i Centri Antiviolenza, le associazioni e le tante realtà che operano quotidianamente sui territori a favore di questa battaglia di civiltà, per affermare la cultura del rispetto delle differenze e la cultura della parità.”

La Provincia di Livorno – ha affermato la presidente Sandra Scarpellini vanta una lunga esperienza nel campo del Bilancio di genere, che come Ente abbiamo iniziato a sviluppare oltre 10 anni fa. È uno strumento fondamentale che permette di rivedere le politiche pubbliche, mettendo in luce il loro valore e l’impatto di genere e della distribuzione delle risorse sulla vita delle donne e degli uomini, così come sulla qualità del contesto sociale. Pertanto, riteniamo sia utile condividere la nostra esperienza con i Comuni, promuovendo le buone pratiche e lavorando non solo sulla stesura dei Bilanci di Genere, ma anche sulla formazione del personale delle singole amministrazioni. L’obiettivo è migliorare la capacità di analisi delle politiche attuate, in un’ottica di genere, considerando che le disuguaglianze ancora esistenti rendono le politiche pubbliche non neutrali rispetto alle scelte di governo locale.”

I Comuni che attualmente hanno aderito al progetto sui bilanci di genere includono: Livorno, Cecina, Collesalvetti, Marciana, Castagneto Carducci e San Vincenzo. Grazie ai progetti finanziati negli anni scorsi dalla L.R. 16, la Provincia di Livorno ha portato il tema della cittadinanza di genere in tutte le scuole del territorio. Negli ultimi tre anni, il lavoro di lotta contro gli stereotipi ha raggiunto oltre 700 utenti, tra istituti comprensivi e scuole superiori.

Con il progetto ‘Pari passo’ inizia un nuovo programma di azioni, con alcune attività già avviate nei giorni scorsi. La prima ha visto la Provincia impegnata in un incontro introduttivo sulla redazione del bilancio di genere con il Comune di Collesalvetti; la seconda è parte del progetto scolastico, con la proiezione del film ‘Il diritto di contare’ (2016) di Theodore Melfi presso l’ITIS Galileo Galilei di Livorno.

Attraverso le scuole, – sottolinea la presidente Scarpellini – è necessario promuovere il cambiamento di prospettiva in termini di genere, sia nelle metodologie didattiche che in un approccio più inclusivo e rispettoso delle identità personali. Questo è particolarmente importante in un periodo in cui i segnali provenienti dal governo sembrano andare in direzione opposta.”
La combinazione di attività diversificate e di soggetti eterogenei rappresenta il punto di forza del progetto. Sono coinvolte almeno due scuole per ogni Conferenza Zonale per l’Educazione e l’Istruzione e ogni anno si prevede il coinvolgimento di almeno 100 persone, con l’obiettivo di massimizzare la partecipazione.

Le attività programmate presenteranno un filo conduttore che coinvolgerà gli istituti in un percorso di discussione e approfondimento sui temi della parità di genere, del rispetto delle diversità, dell’inclusione e della lotta contro la violenza sulle donne, utilizzando linguaggi e strumenti variati.

Per l’attuazione del progetto nelle scuole collaborano Provincia di Livorno Sviluppo srl, Cooperativa Itinera, Arci, soc. Grufo&Grufo srl. Per il progetto del BiGe collabora lo Studio Come di Roma.

Fonte: Regione Toscana

<< Indietro



Fonte notizia

Related Post