Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di Italia Nostra, emersa in seguito all’incontro tenutosi lunedì scorso tra le associazioni di volontariato e l’assessore all’associazionismo e volontariato di Fucecchio, Emiliano Lazzeretti.
Lunedì sera, presso la sede dell’associazione La Calamita, si è svolto un incontro con i rappresentanti delle associazioni di volontariato per analizzare e discutere diverse problematiche organizzative. A Fucecchio, il volontariato rappresenta una significativa forza sociale che, se adeguatamente coordinata, può realizzare azioni importanti. Questo aspetto è stato evidenziato dal regista Andrea Mancini durante il suo intervento. Sul sito del comune risultano elencate 82 associazioni, di cui 42 fanno parte della Consulta del Volontariato.
Tra i vari temi affrontati, si è parlato delle Cerbaie, una questione che Italia Nostra ha frequentemente portato all’attenzione del pubblico. Sebbene il problema principale sia rappresentato dalla presenza di spacciatori, la cui risoluzione spetta alle forze dell’ordine, durante la riunione è emersa la proposta di un coinvogimento generale delle associazioni di volontariato, ognuna attiva nel proprio campo e secondo le proprie discipline, ma unite nell’intento di far scoprire questi luoghi, stimolare la curiosità di chi non li ha mai visitati e il desiderio di riappropriarsi degli stessi da parte di chi li ha già conosciuti.
Gli appassionati di fotografia potrebbero organizzare una mostra di immagini da esporre nelle scuole e in diversi spazi pubblici. Chi si occupa di corse a piedi o in mountain bike potrebbe allestire una competizione. Le associazioni più ambientaliste e i residenti potrebbero dedicarsi alla pulizia e manutenzione di alcuni sentieri. Le contrade, che organizzano cene per autofinanziarsi, potrebbero invece proporre un picnic in campagna. Alcuni studenti, accompagnati da un insegnante esperto nella cura dei sentieri e supportati da altri volontari, potrebbero offrirsi per pulire i cartelli informativi situati nei sentieri principali. L’utilizzo di acqua e sapone non è pericoloso e non richiede corsi di formazione preventiva.
Le associazioni presenti hanno accolto con favore la proposta, mentre l’assessore Lazzeretti si è impegnato a coinvolgere l’amministrazione comunale per un interesse attivo.
Ci auguriamo che questa iniziativa possa avere seguito.