Venerdì 7 marzo, presso il rinnovato Circolo Cheli, si è svolto il primo incontro del ciclo “Landscapes – Artigiani del futuro”, intitolato “L’arte conciaria toscana: un’attitudine culturale”. L’evento ha suscitato un notevole interesse, richiamando un’ampia partecipazione, a dimostrazione dell’attenzione del pubblico nei confronti della produzione locale e della sostenibilità.
Tra i relatori di spicco era presente Luigi Latini, professore di architettura del paesaggio all’Università IUAV di Venezia, che ha condiviso l’idea di un tessuto connettivo della “creazione” che trae origine dal territorio e dal paesaggio: “Il paesaggio che ci circonda, tanto materiale quanto immateriale, è frutto di una filosofia del lavoro che, oltre alla strategia e alla pianificazione, attribuisce al saper fare artigiano la capacità di generare bellezza”. In tal senso, il paesaggio si trasforma in un elemento attivo, modellato dall’intervento umano con sensibilità e visione. Sia che si tratti di imprenditori, artigiani o cittadini, ognuno di noi contribuisce a questo processo di trasformazione, arricchendo la creazione di un mondo più armonioso con il proprio sguardo e le proprie azioni.
Gabriele Goretti, docente all’Università di Pisa, Dipartimento DESTeC / Area Design, ha approfondito il tema della maestria avanzata e del know-how locale in relazione ai mercati globali, evidenziando l’importanza di unire design e sostenibilità. Ha rimarcato come la ricerca di soluzioni innovative nel settore conciario rappresenti un’opportunità preziosa per le nuove generazioni di artigiani e imprenditori.
A rafforzare questa visione è intervenuto Lorenzo Masini, co-fondatore di Supermateria, un’azienda fiorentina che combina design, produzione additiva e nuove tecnologie, per creare strumenti innovativi a supporto delle aziende.
Il designer e artista Duccio Maria Gambi ha evidenziato l’importanza del rapporto con la materia, invitandoci a riflettere su come la modernità abbia allontanato la nostra consapevolezza riguardo le risorse naturali, portando a una relazione distante e poco attenta.
Di significativo valore è stato anche l’intervento di Riccardo Bandini, Presidente dell’Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno, e Martina Giglioli, del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, che hanno ripercorso la storia della concia delle pelli, dalle origini etrusche fino all’emergere delle attuali realtà associative del settore. Grazie al loro impegno, il distretto conciario toscano è oggi riconosciuto come un’eccellenza a livello nazionale, con una costante attenzione all’adeguamento alle normative ambientali per minimizzare l’impatto su acqua, suolo e atmosfera.
In chiusura, è emersa l’importante testimonianza di Leonardo Barletta e Davide Lavagni, giovani imprenditori di Round Table, i quali hanno accolto la sfida di portare avanti un mestiere che si tramanda di generazione in generazione.
C’è stata grande partecipazione e interesse anche per l’inaugurazione della mostra “Nexus. Di fiori e altre storie” dell’artista Antonio Barbieri, ospitata nella suggestiva Sala Chini.
Ricordiamo che la mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 13 aprile, offrendo a tutti l’opportunità di scoprire l’opera di Antonio Barbieri e di lasciarsi ispirare dalla sua ricerca, caratterizzata da una fusione tra tecnologia e tecniche artistiche tradizionali.
L’iniziativa, curata da Sabrina Drigo in collaborazione con Sandro Saccuti per l’Associazione Lanfranco Benvenuti, ha ricevuto il patrocinio del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, dell’Associazione Conciatori di Santa Croce sull’Arno, della Fondazione San Miniato Promozione e dell’Ordine degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Pisa, con il supporto di rilevanti realtà produttive del distretto come Gruppo Conciario CMC International, La Patrie, Dermacolor e Chianti Banca.
Stefano Niccoli, Presidente del Circolo Cheli, ha manifestato la sua soddisfazione: “Questa iniziativa conferma la vocazione del nostro Circolo come luogo di scambio e crescita culturale. Siamo entusiasti per la partecipazione e pronti a organizzare il prossimo evento”.
Il ciclo “Landscapes – Artigiani del futuro” continuerà nei prossimi anni con nuovi incontri e approfondimenti, sempre con l’obiettivo di esaminare il legame tra artigianato, territorio e sostenibilità.
Fonte: Ufficio stampa