Ingoiata una pila: bambina salvata da Meyer e Ospedale del Cuore

Ingoiata una pila: bambina salvata da Meyer e Ospedale del Cuore

43 0

Una bambina ha avuto un grave rischio di vita dopo aver ingerito una pila a bottone. Solo l’efficace collaborazione tra AOU Meyer Irccs e l’Ospedale del cuore di Massa ha permesso di salvare la piccola. Questo è il terzo caso simile registrato in Toscana negli ultimi mesi; infatti, a novembre 2024, una bambina di quasi due anni ha perso la vita.

La bambina è giunta al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico Meyer nel tardo pomeriggio di giovedì 9 gennaio. I genitori avevano notato che aveva difficoltà a deglutire e hanno informato i medici che prima di addormentarsi aveva giocato con una pila.

I medici del Meyer hanno eseguito una radiografia che ha rivelato un corpo estraneo – di due centimetri di diametro – nello sfintere esofageo superiore. Gli operatori del pediatrico fiorentino hanno deciso di procedere con la massima urgenza.

“La presenza di una pila nell’esofago – spiega Roberto Lo Piccolo, il chirurgo dell’AOU Meyer che ha effettuato l’intervento salvavita – provoca tre tipi di danni: elettrici, meccanici e chimici. In un’area così ristretta come quella dell’esofago, l’anodo e il catodo della pila si attivano rapidamente e possono danneggiare seriamente le mucose delle pareti, causando ulcerazioni anche molto estese. Inoltre, può verificarsi una perdita di acido con conseguenze potenzialmente più gravi”.

Poiché la lesione può colpire rapidamente e danneggiare i vasi aortici, mettendo in pericolo la vita del paziente, è essenziale la presenza di cardiochirurghi pronti a intervenire. Per questo motivo, si è deciso di trasferire la piccola all’Ospedale del cuore di Massa. Dal Meyer è partita un’équipe composta dal chirurgo-endoscopista Roberto Lo Piccolo, l’anestesista Elena Lenares e una strumentista di sala, Bernadetta De Rosa. All’Ospedale del cuore, la bambina è stata accolta in una Sala ibrida da un’équipe multidisciplinare, che includeva anestesisti e intensivisti pediatrici (dottoressa Elisa Barberi, dottor Pierantonio Furfori, dottor Michele Collareta e dottor Paolo Del Sarto), cardiochirurghi (dottor Leonardo Torracchi, dottoressa Vera Cetera) e un cardiologo (dottor Massimiliano Cantinotti), oltre a infermieri e tecnici di circolazione extracorporea e di radiologia. Dopo un’ecocardiografia che ha escluso danni vascolari e cardiaci, lo staff di Monasterio ha avviato la preparazione per l’anestesia generale e il monitoraggio della piccola.

L’intervento, eseguito in endoscopia dal dottor Lo Piccolo, non è stato semplice: la pila si era già incuneata nei tessuti dell’esofago causando una lesione. È stato necessario introdurre strumenti di 5 millimetri di diametro nella bocca della paziente e utilizzare pinze minuscole per rimuovere il corpo estraneo. Nonostante non ci siano stati danni all’aorta, la bambina è stata comunque trasferita in terapia intensiva per alcuni giorni. Le sue condizioni sono progressivamente migliorate, permettendole di essere spostata nel reparto di degenza pediatrica dell’Ospedale del Cuore.

<< Indietro



Fonte notizia

Related Post