Da alcuni giorni l’ex sacerdote don Gianluca Morini, noto come don Euro per la sua richiesta di denaro ai fedeli, inizialmente giustificata come sostegno alle iniziative della Chiesa, ma poi utilizzata anche per finanziare viaggi, cene e altre spese personali, sta scontando una pena nel carcere di La Spezia. Mercoledì 22 gennaio è stata pubblicata la sentenza della Cassazione che conferma la condanna a carico dell’ex sacerdote.
Secondo quanto riportato dalla diocesi di Massa Carrara Pontremoli in un comunicato, la sentenza rappresenta “l’epilogo di una vicenda che ha causato dolore e smarrimento in molte comunità parrocchiali della diocesi.”
Già nel gennaio 2018, la Santa Sede aveva disposto la dimissione dallo stato clericale, tramite decreto della Congregazione del Clero, a seguito delle gravi accuse che fin dal 2015 erano state mosse all’ex sacerdote.
Nel 2022, Gianluca Morini era stato condannato in primo grado dal Tribunale di Massa per tentata estorsione ai danni del vescovo emerito, monsignor Giovanni Santucci, e per sostituzione di persona, mentre nei suoi confronti era stato anche emesso uno sfratto esecutivo dall’abitazione messa a sua disposizione.
Ora, con la sentenza della Corte di Cassazione del 22 gennaio, si conclude una complessa vicenda giudiziaria, confermando la condanna per i reati commessi. «Ci auguriamo – afferma la diocesi di Massa Carrara Pontremoli in una nota – che il periodo di detenzione possa rappresentare un’opportunità di riflessione sul dolore e sullo scandalo causato alle vittime dei suoi comportamenti, e di riabilitazione».
Anche il vescovo, monsignor Mario Vaccari, ha esortato: «Nonostante il grave scandalo e le conseguenze per le comunità, la condanna della magistratura per i reati commessi debba essere accompagnata dalla preghiera di perdono e misericordia per lui e per la nostra Chiesa, nella prospettiva del recupero e della riabilitazione del condannato».