Blocco del software di accettazione regionale: interruzione di prelievi e servizi sanitari.

Blocco del software di accettazione regionale: interruzione di prelievi e servizi sanitari.

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In queste ultime ore sono giunte numerose segnalazioni riguardanti il malfunzionamento del sistema di accettazione delle prestazioni sanitarie nella Regione, interessando almeno alcune aree della Toscana, inclusi il Fiorentino e l’Empolese Valdelsa, che fanno parte dell’Asl Toscana Centro.

Il problema specifico riguarda il software di accettazione, utilizzato sia dalle aziende sanitarie che dagli ambulatori convenzionati. Questo blocco ha causato significativi disagi, soprattutto per quanto riguarda i prelievi. Molte persone hanno trovato la situazione insostenibile, venendo di fatto ‘respinte’ senza poter effettuare le prestazioni necessarie.

L’ASL Toscana Centro ha informato la Regione che sono in corso accertamenti. Nella tarda mattinata, il servizio è tornato a funzionare normalmente.

Sembra che i disagi, perlomeno in alcune zone dell’Asl Toscana Centro, si siano protratti per diversi giorni. Ad oggi, tuttavia, mancano dettagli specifici sul disservizio.

 

In questo momento mi arrivano molte segnalazioni da parte di anziani e pazienti oncologici, i quali necessitano di importanti prelievi di controllo già prenotati da tempo. A seguito di verifiche effettuate, ci risulta che, a causa di un grave blocco del software di accettazione della Regione, sin da ieri mattina le attività sono ferme, impedendo sia i prelievi che le notifiche per evitare a questi pazienti viaggi inutili. Inoltre, abbiamo constatato che il sistema di accettazione presenta problemi ormai da mesi, segnalati ripetutamente, ma finora non è stata presa alcuna misura. È incredibile che anche operatori dei presidi, pressati dalla situazione, abbiano contattato noi in cerca di informazioni poiché non ricevono risposte dalla Regione.

Pur avendo rispetto per l’operato di tutti, vogliamo sottolineare che quella che viene presentata come ‘La Sanità di eccellenza’ non può trovarsi impreparata di fronte a eventi del genere. È fondamentale avere un sistema di backup, anche manuale, per informare le persone di non recarsi presso le strutture, considerando che molti pazienti sono malati e già provati, costretti a tornare a casa senza aver effettuato i prelievi diagnostici, e soprattutto senza ricevere spiegazioni o un nuovo appuntamento.

È evidente che la situazione solleva interrogativi circa il funzionamento e l’efficienza del sistema sanitario, soprattutto alla luce degli elevati costi sostenuti dalla Regione. Pertanto, ci facciamo portavoce di questi cittadini, chiedendo che venga fatto tutto il possibile per evitare simili disagi in futuro, anche implementando soluzioni di emergenza che possano ridurre i disagi. Chiediamo inoltre informazioni sul ripristino del servizio, per rassicurare le persone coinvolte.

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