Università: Tor Vergata premia le migliori tesi su tematiche di genere in memoria di Giulia Cecchatin

Università: Tor Vergata premia le migliori tesi su tematiche di genere in memoria di Giulia Cecchatin

34 0

Oggi, nell’Aula TL della Facoltà di Economia dell’Università di Roma Tor Vergata, si è svolta la cerimonia di assegnazione dei Premi di Laurea in tematiche di genere intitolati ‘Giulia Cecchettin’. Giunta alla sua seconda edizione, questa iniziativa è dedicata alla giovane laureanda in Ingegneria Biomedica dell’Università di Padova, vittima di femminicidio nel novembre 2023. Quest’anno la manifestazione ha registrato una partecipazione straordinaria, con la presentazione di 16 tesi triennali e 21 magistrali provenienti da ciascuna delle sei facoltà dell’Ateneo. Sono state premiate 20 tesi di laurea, suddivise in 12 triennali e 8 magistrali. Prima della premiazione, Gino Cecchettin, padre di Giulia, ha partecipato in diretta, condividendo un messaggio molto toccante.

“Volevo innanzitutto ringraziare l’Università di Roma Tor Vergata e, in particolare, la professoressa Martini per questo invito. È un momento estremamente emozionante, poiché ogni volta che si parla di Giulia, capirete facilmente quale sia il mio stato d’animo. Tutto ciò che faccio è, in un certo senso, un modo per farla rivivere. Giulia rappresentava, non solo per me ma anche per i suoi professori, l’impegno e la consapevolezza, valori fondamentali. La consideravo la figlia perfetta, anche se non glielo dicevo direttamente, ma lo condividevo con amici e conoscenti. Aveva fatto dell’altruismo un vero e proprio stile di vita. Ricordo un episodio del liceo, in cui una professoressa le chiese di supportare una ragazza del primo anno che aveva difficoltà e soffriva di anoressia. Giulia ha deciso di rinunciare a ore di atletica per tutorare questa ragazza, e da quella esperienza è nata una profonda amicizia. Ho conosciuto quella ragazza l’anno scorso, insieme alla sua madre, e ho visto una giovane donna sana, felice e in salute. Il fatto che Giulia continui a ispirare voi giovani mi dà forza e sostiene il lavoro che sto portando avanti con la Fondazione. Dedicare a lei i risultati delle vostre tesi è un grande segnale. Colgo l’occasione per annunciare che è recentemente nato anche un comitato giovanile della Fondazione, e ci proponiamo di diffondere i valori della Fondazione in tutte le scuole e università. Vi ringrazio di cuore per questo momento così significativo e vi auguro un futuro ricco di successi, iniziando con le scelte ispirate della celebrazione di oggi, e che possano continuare numerose nel vostro percorso”, ha aggiunto.

La cerimonia, moderata da Barbara Martini, delegata del rettore per le Pari Opportunità e Inclusione, è iniziata con i saluti del rettore Nathan Levialdi Ghiron e della direttrice generale Silvia Quattrociocche. Il premio è stato realizzato grazie alla sinergia con il CUG di Roma Tor Vergata. “Dedicarlo a Giulia Cecchettin rappresenta un forte messaggio culturale del nostro Ateneo”, ha dichiarato il rettore Ghiron. “La promozione della parità di genere e il rispetto reciproco sono temi fondamentali per formare una società più giusta, e il lavoro accademico può assumere un ruolo decisivo in questo percorso”.

Barbara Martini ha sottolineato l’importanza del premio: “La tragica normalità che ha circondato il femminicidio di Giulia Cecchettin non può lasciarci indifferenti. Con questi premi di laurea, l’Ateneo di Tor Vergata intende evidenziare il proprio impegno nella diffusione di una cultura dell’inclusione e del rispetto, oltre alla comprensione dei fenomeni e dei rischi associati. Sostenere i giovani che si dedicano allo studio delle tematiche di genere significa promuovere un cambiamento culturale e sociale. Il loro contributo alla ricerca è fondamentale per mantener alta l’attenzione su questi temi cruciali”.

Durante l’evento, la professoressa Paola Rogliani, ordinaria di Malattie dell’apparato respiratorio e direttrice del Dipartimento di Emergenza e Accettazione del Ptv, ha evidenziato come un maggior numero di donne in posizioni apicali possa apportare significativi benefici.

Lorenzo Sbardella, 23 anni, laureato in Glottologia e tra i premiati, ha affermato: “È necessario andare oltre il semplice sostegno all’emancipazione, stimolando una riflessione maschile che porti a un processo di decostruzione della virilità, riconoscendo il privilegio e le conseguenze che ne derivano. La pressione del mito virile genera violenza e spinge gli uomini a inseguire un modello irraggiungibile. Non dobbiamo cercare le cause della violenza altrove: non c’è nessun ‘altro’, nessun mostro e nessun malato. L’inspiegabilità di femminicidi e violenza di genere, con questa premessa, diventa una conseguenza logica”.

La Commissione giudicatrice dei premi era composta da Mariangela Zoli (Economia), Sabina Visconti (Scienze MM.FF.NN.), Luisa Lodevole (Giurisprudenza), Massimiliano Caramia (Ingegneria), Virginia Tancredi (Medicina e Chirurgia), Giuliano Lozzi (Lettere e Filosofia) e Carola Gasparri (Segreteria).

La cerimonia si è conclusa con un lungo applauso dedicato alla memoria di Giulia e alla determinazione dei giovani premiati.

Fonte notizia

Related Post