Uila: Un'iniziativa per garantire la sicurezza dei lavoratori nel settore agroalimentare

Uila: Un’iniziativa per garantire la sicurezza dei lavoratori nel settore agroalimentare

34 0

ROMA (ITALPRESS) – “La salvaguardia della salute e della sicurezza dei lavoratori nel settore agroalimentare è indissolubilmente legata alla protezione dei consumatori, all’ambiente e alla legalità. Il principio da cui siamo partiti è che non esiste cibo di qualità senza un processo produttivo e un lavoro di qualità”. Così ha dichiarato Alice Mocci, segretaria nazionale Uila con delega alla sicurezza, presentando oggi a Latina il progetto “La Campagna dei diritti: salute e sicurezza nell’agroalimentare” di fronte a numerosi delegati, rappresentanti sindacali e membri delle organizzazioni agricole locali. Ideato da Uila-Uil in collaborazione con Ital-Uil, il progetto avrà inizio a gennaio 2025 e coinvolgerà anche il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (DiMeila) dell’Inail, con l’obiettivo di rafforzare e migliorare la protezione della salute e della sicurezza per i lavoratori del settore agroalimentare.
“Il progetto si concentrerà in particolare sui lavoratori migranti, che a causa della mancanza di formazione adeguata e di scarse competenze linguistiche sono più vulnerabili ai rischi e agli infortuni”, ha spiegato Mocci, sottolineando la necessità di trovare soluzioni per tutti quei lavoratori che, entrati regolarmente in Italia con i precedenti decreti flussi, sono stati intrappolati in un sistema contraddittorio che li ha trasformati da lavoratori necessari a lavoratori invisibili, solo perché non hanno rientrato nei limiti di conversione dei permessi. “Dobbiamo portare avanti una battaglia di civiltà, poiché è evidente che dove non c’è regolarità e non ci sono contratti di lavoro, anche la salute e la sicurezza sono in pericolo”.
Il progetto comprende quattro fasi strettamente integrate: ascolto e informazione, ricerca sul campo attraverso la rilevazione e misurazione scientifica dei rischi legati alle varie attività lavorative, e formazione anche per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS). I risultati della ricerca scientifica saranno presentati a luglio, con l’obiettivo di fornire una maggiore comprensione dei rischi professionali e delle patologie ad essi associate, suggerendo le azioni preventive che le aziende possono implementare.
La presentazione, guidata da Michele Tartaglione, segretario nazionale Uila, è stata arricchita dagli interventi del segretario regionale della Uil del Lazio Alberto Civica, di Giuliano Zignani, presidente Ital-Uil, di Giovanna Tranfo, direttore DiMeila Inail, e di Elio Munafò, Comitato tecnico scientifico Ital-Uil. Inoltre, sono intervenuti Guglielmo Loy, presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza Inail, il quale ha affermato che “il salto di qualità deve basarsi sul riconoscimento del dialogo sociale e della contrattazione riguardanti salute e sicurezza, che coinvolgono imprese e lavoratori”, Ivana Veronese, segretaria confederale, che ha enfatizzato il ruolo del sindacato nel ricercare opportunità concrete per migliorare la condizione dei lavoratori; Santo Biondo, segretario confederale, che ha evidenziato l’impegno del sindacato per migliorare il decreto flussi per combattere una narrativa errata sull’immigrazione. Giorgio Carra e Antonio Biagioli hanno condiviso le loro esperienze relative alle problematiche nei rispettivi territori di Latina e Viterbo riguardo ai lavoratori stranieri.
“Con questo progetto intendiamo ribadire che la protezione di una buona occupazione e gli investimenti a favore della salute e sicurezza sul lavoro devono diventare una priorità strategica per l’eticità delle nostre produzioni Made in Italy”, ha affermato la segretaria generale Enrica Mammucari (nella foto), ricordando che “spesso, le parti sociali hanno anticipato il legislatore attraverso la contrattazione collettiva, offrendo risposte concrete per promuovere la cultura della prevenzione, grazie anche alla bilateralità di settore”. “La storia del sindacato in agricoltura rappresenta un progresso nei diritti e nel miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori e delle lavoratrici. Perciò, di fronte a forme di sfruttamento che evocano scenari del ‘900, è ancora più urgente l’iniziativa di tutte le parti sociali nel chiedere con fermezza alle istituzioni di contrastare l’illegalità lungo tutta la filiera. Questo studio di fattibilità incorpora diversi obiettivi: maggiore informazione e formazione, sperimentazione di buone prassi, trasparenza del mercato del lavoro e inclusione dei lavoratori migranti. Siamo convinti”, ha concluso Mammucari, “che per affrontare le sfide future sia fondamentale coinvolgere le parti sociali in politiche attive per diventare coprotagonisti di una grande “campagna dei diritti!”.

– foto ufficio stampa Uila –

(ITALPRESS).

Fonte notizia

Related Post