Sugar Tax: Uila Uil Calls for Government Action on Flawed Regulation

Sugar Tax: Uila Uil Calls for Government Action on Flawed Regulation

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ROMA (ITALPRESS) – “Speriamo che l’Italia trovi finalmente il coraggio di abolirla in modo definitivo. Chiediamo al Governo di considerare la proposta di posticipare di un anno l’applicazione della Sugar tax, come già fatto per la plastic tax. La Uila ha sempre controbattuto sulla scelta ideologica che sta alla base della sugar tax, una norma inadeguata che rischia di danneggiare un settore produttivo fondamentale del nostro Made in Italy, senza apportare veri benefici alla salute pubblica, come dimostrano numerosi studi scientifici”. Così ha dichiarato Enrica Mammucari, Segretaria Generale della Uila-Uil, alla vigilia della discussione in Senato della legge di conversione del DL 202/2024 “Milleproroghe”.
“In un Paese colpito da molteplici crisi aziendali” prosegue Mammucari, “è folle mettere in difficoltà le imprese che creano ricchezza, investimenti e posti di lavoro, solo per un mero scopo di incasso. Basta eseguire un semplice calcolo: ai circa 200 milioni di euro che lo stato incassa con la Sugar tax, bisogna sottrarre i costi degli ammortizzatori sociali, la diminuzione dei consumi causata dall’aumento dei prezzi e, inoltre, il possibile trasferimento di investimenti dall’Italia verso Paesi più competitivi e meno costosi. Questo rappresenta un vero e proprio auto-sabotaggio che diventa tragico considerando che più di 5.000 lavoratori del settore potrebbero subirne le conseguenze”.
“Al governo diciamo anche che l’obesità non si combatte con l’introduzione di tasse. È tempo di avviare una riflessione seria, sia in Italia che in Europa, riguardo l’educazione alimentare e il consumo responsabile, oltre alla necessità di condurre una campagna informativa efficace sin dalla scuola primaria sull’importanza di seguire diete sane. Raggiungere il traguardo di un’alimentazione equilibrata, – conclude Mammucari – è possibile senza condannare il settore produttivo a vivere in un perenne stato di incertezza e, soprattutto, senza far gravare il peso sui lavoratori e le lavoratrici”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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