“Con il primo impianto europeo dedicato alla produzione di Saf (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per il trasporto aereo) presso la bioraffineria di Gela, stiamo introducendo la sostenibilità nel settore dell’aviazione. Si tratta del primo impianto di questo tipo in Italia e siamo molto soddisfatti, poiché Gela è un sito storico e ora diventerà la nostra bioraffineria più avanzata, con alta capacità di lavorazione e la possibilità di produrre Biojet, ovvero carburante sostenibile per l’aviazione”. Così ha dichiarato Raffaella Lucarno, Responsabile Bioraffinazione e Supply Enilive, durante un evento organizzato da Enilive nella Sala Mattei Ecu della Bioraffineria Eni di Gela, per celebrare l’avvio del primo impianto SAF in Italia.
Lucarno ha poi illustrato le strategie future dell’azienda: “Nei prossimi 3-5 anni, il mercato dei biocarburanti è previsto in crescita del 65% entro il 2028. La nostra strategia è quindi quella di proseguire su questa strada, convertendo altri siti, sia in Italia che all’estero, e sviluppando nuovi progetti per seguire questa tendenza. Vogliamo offrire soluzioni di decarbonizzazione anche a chi utilizza diesel, che potrà eventualmente passare all’elettrico, e soprattutto al settore aereo, che ha poche opzioni per la decarbonizzazione. Ci aspettiamo di poter produrre fino a 2 milioni di tonnellate di Biojet entro il 2030”.
“In Europa, siamo i secondi per produzione di biocarburanti e i quarti nel mondo. Tuttavia, siamo stati i primi a convertire una raffineria tradizionale in bioraffineria”. Riguardo alle compagnie aeree già coinvolte in questo progetto, Lucarno precisa: “Abbiamo stipulato numerosi accordi preliminari che si concretizzeranno nei prossimi anni, principalmente con Ita, ma anche con Ryanair, EasyJet, e con aziende che si occupano di trasporto aereo di merci come DHL, oltre ad altre compagnie che vogliono decarbonizzare. Anche le compagnie aeree hanno l’obbligo di ridurre le emissioni di gas serra, e questa rappresenta un’opzione già attuabile”, ha concluso.