“La Legge di Bilancio 2025 avvia rilevanti cambiamenti nelle detrazioni fiscali per le famiglie, con l’intento di supportare i nuclei familiari numerosi e a reddito medio-basso. Il nuovo sistema introduce il quoziente familiare, che adegua le detrazioni in base al reddito complessivo e al numero di figli a carico. Queste modifiche rappresentano un importante passo verso una maggiore equità fiscale, mettendo in risalto l’importanza delle famiglie numerose e di quelle con maggiori difficoltà economiche. L’implementazione del quoziente familiare segna un cambiamento di paradigma, con un focus specifico sul supporto ai nuclei familiari con figli e a situazioni di disabilità”. Così Matteo De Lise, commercialista e presidente dell’Associazione Italiana degli Esperti della Composizione della Crisi (Aiecc), descrive le novità sulle detrazioni fiscali introdotte dalla Manovra Finanziaria 2025, in collaborazione con Adnkronos/Labitalia.
De Lise aggiunge: “Questa scelta, pur penalizzando i redditi più elevati, rappresenta un investimento per il futuro, valorizzando il ruolo sociale delle famiglie e incentivando la natalità in un periodo di crisi demografica”. “Essenzialmente, si tratta di misure che mirano a redistribuire le agevolazioni fiscali, sfavorevoli ai redditi alti e ai nuclei senza figli, mentre avvantaggiano le famiglie numerose con redditi fino a 50.000 euro lordi”, sottolinea.
De Lise spiega anche che sono stati stabiliti dei limiti alle detrazioni per i redditi elevati: “Per chi ha un reddito superiore a 75.000 euro, è previsto un tetto massimo alle spese detraibili. Per i redditi tra 75.000 e 100.000 euro, il limite base è di 14.000 euro. Al di sopra di 100.000 euro, il limite base è di 8.000 euro”.
“Questi limiti – continua l’esperto – sono poi moltiplicati per un coefficiente che dipende dal numero di figli a carico: 0,50 per nessun figlio a carico; 0,70 per un figlio; 0,85 per due figli; 1 per più di due figli o almeno un figlio con disabilità”.
Ecco alcuni esempi pratici. “Per un contribuente – chiarisce De Lise – con reddito tra 75.000 e 100.000 euro, senza figli a carico: 14.000 euro × 0,50 = 7.000 euro di spese detraibili; con un figlio: 14.000 euro × 0,70 = 9.800 euro; con due figli: 14.000 euro × 0,85 = 11.900 euro; con più di due figli o un figlio con disabilità: 14.000 euro × 1 = 14.000 euro. Inoltre, per chi ha un reddito oltre 100.000 euro, senza figli a carico: 8.000 euro × 0,50 = 4.000 euro; con un figlio: 8.000 euro × 0,70 = 5.600 euro; con due figli: 8.000 euro × 0,85 = 6.800 euro; con più di due figli o un figlio con disabilità: 8.000 euro × 1 = 8.000 euro”.
De Lise informa che, nel computo del limite massimo, sono escluse le spese sanitarie, gli interessi passivi su mutui contratti entro il 31 dicembre 2024, e gli investimenti in start-up e PMI innovative. Infine, l’esperto sottolinea che dal 2025 verranno eliminate le detrazioni per i figli a carico sopra i 30 anni, fatta eccezione per i figli con disabilità, e saranno mantenute solo le detrazioni per coniugi, figli e genitori conviventi.