“La proposta di legge avanzata dalla Lega per interrompere l’adesione dell’Italia all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) rappresenta non solo una scelta miope, ma un autentico attacco alla salute pubblica e al ruolo internazionale del nostro Paese”, afferma Lamberto Bertolè, presidente della Rete italiana delle città sane Oms. “L’Oms, sottolinea, è tra le istituzioni più rilevanti per la tutela della salute globale. Grazie al suo operato, siamo stati capaci di fronteggiare pandemie, coordinare campagne vaccinali e rispondere a crisi sanitarie su scala internazionale. Abbandonare questa organizzazione, avverte, significherebbe isolare l’Italia, privandola di risorse, informazioni e strumenti essenziali per garantire la sicurezza sanitaria dei cittadini. Questa decisione è incomprensibile e gravemente irresponsabile”.
Le città hanno un ruolo fondamentale nell’implementazione delle politiche sanitarie globali a livello locale. La Rete italiana delle città sane, parte del programma Oms, da anni si impegna a promuovere una cultura della salute e del benessere attraverso iniziative di prevenzione, lotta alle disuguaglianze e promozione di stili di vita sani. “L’uscita dell’Italia dall’Oms”, prosegue Bertolè, “comprometterebbe la nostra capacità di trasformare le linee guida globali in azioni concrete per le nostre comunità. È importante ricordare che l’Oms è stata in prima linea durante la pandemia di Covid-19, fornendo dati, linee guida e supporto ai sistemi sanitari nazionali. Pensare di potere affrontare le sfide sanitarie globali da soli in un mondo sempre più connesso è un’illusione pericolosa. Dobbiamo piuttosto lavorare per rafforzare questa istituzione e aggiornare i suoi aspetti operativi in base al nuovo contesto scientifico e geopolitico. Le sfide di salute pubblica devono essere affrontate con tutte le risorse possibili”.
Infine, Bertolè rivolge un appello accorato al Governo italiano e ai legislatori. “Richiedo con fermezza di respingere questa proposta e di riflettere sull’importanza della cooperazione internazionale in ambito sanitario. La salute è un diritto fondamentale, garantito dall’articolo 32 della nostra Costituzione, che impegna lo Stato a tutelare la salute come interesse collettivo. Uscire dall’Oms”, precisa, “significherebbe mettere in pericolo non solo il nostro Paese, ma anche il fragile equilibrio della salute globale, esponendo i cittadini a minacce sanitarie e privandoli di una protezione essenziale. A tutte le città italiane e ai loro amministratori locali”, conclude, “lancio un invito: uniamoci per difendere la salute pubblica e garantire che la voce dell’Italia rimanga forte e presente nei contesti internazionali in cui si decidono le sorti della salute globale. Ogni passo indietro in questo ambito rappresenta un rischio immenso per il futuro delle nostre comunità”.