Con un imponibile di poco oltre 2,4 milioni di euro, il senatore a vita Renzo Piano si riconferma tra i ‘Paperoni’ del Parlamento, secondo le dichiarazioni fiscali del 2024 pervenute finora agli uffici della Camera e del Senato. Il CUD dell’archistar è uno di quelli ancora in attesa di consegna, e ci sono altri ‘milionari del Palazzo’ come il deputato imprenditore della Lega, Antonio Angelucci, che restano da registrare. Dall’analisi delle carte, Piano risulta circa 500 mila euro “più povero” rispetto all’anno scorso (quando aveva dichiarato 2 milioni e 901mila euro, di cui 2,5 guadagnati in Francia e quasi 400 mila in Italia).
Esaminando la ‘dichiarazione per la pubblicità della situazione patrimoniale’ di Piano, presentata il 20 dicembre scorso, emerge che per l’anno fiscale 2023 l’architetto genovese (famoso per opere iconiche come quella del Centre Pompidou di Parigi) ha guadagnato in Francia 2 milioni 039 mila 659 euro e ha dichiarato in Italia 365mila 700 euro, per un totale di 2 milioni 405 mila 359 euro. Matteo Renzi, con oltre 2,339 milioni di euro, rimane il leader di partito più ricco tra i presidenti del Consiglio.
Due donne al vertice dei patrimoni del Palazzo
Per dovere di cronaca, le due figure più facoltose tra Camera e Senato sono donne, entrambe avvocate e di centrodestra: la senatrice della Lega e ex ministro della Pubblica amministrazione nel primo governo Conte, Giulia Bongiorno (che dichiara 2 milioni 433 mila 862 euro) e Cristina Rossello, deputata di Forza Italia e coordinatrice del partito a Milano, la quale ha percepito poco più di 3 milioni di euro (in precedenza avvocata di Silvio Berlusconi nella causa di separazione da Veronica Lario, con studi a Milano, Roma e Bruxelles, e nel cda Mondadori dal 2012).