“Il panorama imprenditoriale italiano è in fase di profonda trasformazione, con un numero crescente di aziende che investono nella sostenibilità e nella responsabilità sociale. Tra il 2018 e il 2022, oltre un terzo delle imprese ha realizzato eco-investimenti. È fondamentale che il sistema imprenditoriale italiano educhi aziende capaci non solo di eccellere nel mercato, ma anche di diventare agenti di cambiamento, ispirando i nuovi imprenditori a seguire un percorso simile”. Queste sono le parole di Matteo De Fusto, amministratore delegato di Lartotecnica, un’azienda veronese operante nel settore degli ausili sanitari, che promuove una visione di business etica, sostenibile e innovativa.
“Essere un’azienda etica – afferma De Fusto – significa porre al centro di ogni decisione il benessere delle persone e del pianeta. Non si tratta solamente di rispettare le leggi o adottare pratiche ecologiche, ma di instaurare una cultura aziendale che privilegi il bene comune. Già nel 2021, le aziende italiane hanno investito circa 2,16 miliardi di euro in progetti di responsabilità sociale d’impresa e sostenibilità ambientale, sociale e di governance, con un incremento del 22% rispetto al 2019. È nostro dovere impegnarci per migliorare la qualità della vita, promuovere l’inclusività e contribuire al benessere collettivo”.
Lartotecnica ha messo in atto iniziative significative che riflettono questo approccio, inclusi progetti umanitari in Venezuela e Ucraina, grazie ai quali ha donato ausili sanitari e sostenuto il dialogo per abbattere le barriere architettoniche.
“Un’impresa non esiste in isolamento; ogni nostro successo deriva da un sistema di relazioni e, per questo motivo, abbiamo la responsabilità di restituire alla comunità, contribuendo a risolvere problemi concreti. Una buona azienda deve creare valore non solo per i propri clienti, ma anche per il contesto in cui opera. Ogni progetto e ogni decisione devono rispecchiare il nostro impegno per un futuro migliore”, sottolinea De Fusto. La crescita di Lartotecnica è coerente con questi valori, con un fatturato previsto di 5 milioni di euro per il 2024, in confronto ai 2,8 milioni del 2019.
“L’unione di innovazione, etica e sostenibilità rappresenta la sfida più grande, ma è la chiave affinché le aziende italiane diventino leader non solo nel mercato, ma anche nel cambiamento. È fondamentale che nel 2025 convivano innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale e impegno sociale”, conclude De Fusto.
Il supporto pubblico tramite incentivi come il credito d’imposta per ricerca e sviluppo e i fondi europei per la transizione ecologica sta favorendo sempre più le imprese che investono nella responsabilità sociale d’impresa e nella sostenibilità, dimostrando che il futuro dell’imprenditoria italiana è indissolubilmente legato alla responsabilità sociale e alla tutela dell’ambiente.