Immatricolazioni auto in diminuzione a febbraio: -6,3% rispetto al 2024

Immatricolazioni auto in diminuzione a febbraio: -6,3% rispetto al 2024

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Nel mese di febbraio, la percentuale di auto elettriche pure (BEV) si posiziona al 5,0%, in aumento rispetto al 3,4% di febbraio 2024, un periodo influenzato dall’aspettativa per l’avvio degli incentivi, ma corrispondente al 5,0% di gennaio. La quota di auto ibride plug-in (PHEV) sale al 4,5%, rispetto al 3,6% di gennaio e al 3,2% di febbraio 2024. In totale, le auto elettrificate (ECV) raggiungono una quota di mercato del 9,5%.

UNRAE sottolinea che il 26 febbraio scorso è stato presentato il Clean Industrial Deal, una comunicazione della Commissione Europea mirata ad accelerare simultaneamente la decarbonizzazione e, in linea con il Rapporto Draghi, migliorare la competitività dell’industria europea. A differenza delle dichiarazioni iniziali del Vicepresidente esecutivo Stéphane Séjourné, il documento non prevede misure specifiche per il rilancio del settore automotive, limitandosi a menzionare alcune iniziative, come il Piano d’Azione per il settore automobilistico, che sarà presentato il 5 marzo prossimo.

In merito a quest’ultimo, è emerso un documento della Commissione, distribuito ai partecipanti del Dialogo Strategico sull’Automotive, la cui ultima riunione si è tenuta oggi. Questo documento, contenente una bozza con le prime indicazioni del Piano d’Azione, delinea solo gli orientamenti per quelle che potrebbero essere le future azioni della Commissione nel periodo 2025-2026, articolate in cinque aree chiave: Innovazione e Digitalizzazione, Mobilità Pulita, Competitività e resilienza della Supply Chain, Qualificazione del Personale e Dimensione Sociale, Parità di condizioni e Ambiente di Business.

“Da queste prime indiscrezioni sul ‘Piano d’Azione’ della Commissione Europea” afferma Michele Crisci, Presidente di UNRAE “non sembrano ancora emergere misure concrete per rendere il settore più competitivo e per affrontare con determinazione la transizione verso la decarbonizzazione”. Soprattutto per quanto riguarda la “mobilità pulita”, la Commissione ha dichiarato di voler supportare concretamente lo sviluppo della domanda di auto a zero emissioni, ma non menziona più incentivi europei alla domanda; parla invece di raccomandazioni agli Stati membri per valorizzare le best practices e identificare possibili fonti di finanziamento per la loro attuazione.“Con un approccio di questo tipo – continua Crisci – e senza un fondo centralizzato per il loro finanziamento, l’obiettivo di ottenere programmi di incentivazione omogenei a livello europeo si allontana indefinitamente”.

L’UNRAE esprime apprezzamento per la dichiarazione di oggi della Presidente Von der Leyen riguardo ad un emendamento sui regolamenti relativi alle sanzioni per il mancato rispetto dei target di emissione di CO2, tenendo conto delle reali difficoltà di mercato: per essere efficace, la proposta, che consentirà di calcolare le emissioni sulla media di tre anni, deve essere rapidamente approvata da Parlamento e Consiglio Europeo. Tra i prossimi impegni, l’UNRAE parteciperà l’11 marzo al Tavolo Automotive promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). In quell’occasione, l’Associazione ribadirà nuovamente la necessità di istituire a livello nazionale un piano pluriennale di sostegno alla domanda di veicoli a zero o bassissime emissioni e di accelerare lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica e di rifornimento di idrogeno. Inoltre, UNRAE insisterà sulla necessità di riformare rapidamente il regime fiscale delle auto aziendali, attualmente inadeguato e penalizzante rispetto agli altri Paesi europei, modulando la detraibilità IVA e la deducibilità dei costi in base alle emissioni di CO2, con una riduzione del periodo di ammortamento a tre anni. “Le proposte – conclude Crisci – già ampiamente illustrate alle Istituzioni, possono contribuire a creare un ambiente realmente competitivo e sostenibile per il settore automotive in Italia”.

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