“Ritengo che un dazio del 25% sia estremamente elevato, ma quanto stiamo dicendo ora potrebbe non avere rilevanza tra qualche giorno. Quindi, attendiamo gli sviluppi. In passato ci sono stati annunci forti che si sono rivelati strumentali a negoziazioni. È opportuno quindi attendere i risultati delle trattative in corso; abbiamo una diplomazia molto efficace che collabora con le istituzioni europee. Spero che l’Europa e i vari Stati membri, inclusa l’Italia, che ha un rapporto privilegiato con l’amministrazione americana, possano trovare una soluzione vantaggiosa, poiché oggi non abbiamo bisogno di dazi e barriere tariffarie. È fondamentale agire in modo unanime come Unione Europea, come già evidenziato dal primo ministro Giorgia Meloni.” Ha dichiarato così, in un’intervista con Adnkronos/Labitalia, Matteo Zoppas, presidente dell’Ice Agenzia, in merito all’annuncio di Trump riguardante i dazi del 25% sui prodotti europei.
“Con un export di 64 miliardi di beni, rappresentiamo circa il 10% del totale delle esportazioni verso gli Stati Uniti, quindi siamo un attore di rilevo. È cruciale evitare che le aziende italiane possano spostare la produzione all’estero a causa dei dazi,” ha evidenziato Zoppas.
Secondo il presidente dell’Ice, “l’impatto dei dazi Usa del 25% sui prodotti italiani ed europei dipenderà dalle misure che verranno attuate in altri Paesi e regioni del mondo.”
Zoppas ha poi sottolineato che, in considerazione della preoccupante situazione riguardante la potenziale applicazione di dazi americani sui prodotti europei e italiani, “il ministro Tajani ha avviato un tavolo del Sistema Paese per cercare soluzioni da proporre agli Stati Uniti e ad altre nazioni strategiche, in modo da contenere l’eventuale impatto dei dazi, continuando a puntare sull’obiettivo di 700 miliardi di export totale. Ci stiamo muovendo come Sistema Paese, insieme a Sace, Simest e Cdp, per individuare soluzioni che massimizzino l’efficacia delle nostre azioni,” ha concluso.
(di Fabio Paluccio)