Eventi e convegni per commemorare la tragedia della Shoah in occasione dell’80° anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau. Le parole del ministro Piantedosi
Per garantire che eventi simili non accadano mai più e per mantenere viva la memoria, il Giorno della Memoria segna quest’anno un momento cruciale: sono passati 80 anni dalla liberazione del campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau. Le iniziative organizzate dalle prefetture in diverse località del Paese hanno l’obiettivo di far luce sulla tragedia della Shoah. Attraverso incontri, spettacoli, seminari e cerimonie commemorative, si cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di combattere ogni forma di discriminazione e odio, rafforzando così le basi democratiche della nostra società.
Tra le varie iniziative, spicca la celebrazione in programma domani, 28 gennaio, al Quirinale con la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Inoltre, il 3 febbraio sarà inaugurata presso la prefettura di Bari la mostra documentale itinerante “1938-1945. La persecuzione degli ebrei in Italia. Documenti per una storia”, allestita in collaborazione tra i ministeri dell’Interno e della Cultura e il Centro di documentazione ebraica contemporanea.
Questa mostra, che si svolge ogni anno in una prefettura diversa in occasione del Giorno della Memoria, è composta da 4 sezioni che presentano, attraverso testi, documenti ufficiali, articoli di giornale, lettere private, diari e fotografie, la persecuzione anti-ebraica in Italia dal 1938 al 1943, affinché la consapevolezza su quanto accaduto non venga dimenticata.
«Il Giorno della Memoria è un momento di profonda riflessione sulla tragedia indelebile della Shoah, che ha segnato in modo irreversibile la coscienza collettiva e la storia del nostro continente. Ricordare le vittime di quel dramma significa riaffermare, con consapevolezza e responsabilità, i principi di dignità umana e coesione sociale su cui si fondano la nostra Repubblica e la civile convivenza», ha dichiarato il ministro dell’Interno Piantedosi, sottolineando che «mantenere viva la memoria non è solo un atto di rispetto verso il passato, ma una necessità fondamentale per costruire un futuro basato sui valori della libertà e della democrazia. La conoscenza storica è uno strumento essenziale per contrastare il negazionismo, l’intolleranza e la discriminazione, affinché il ricordo continui a vivere nelle nostre coscienze, guidandoci verso una società più giusta».
Tutte le iniziative possono essere consultate sul portale delle prefetture.