Giorgia Meloni, il sondaggio e la direzione di FdI: 'mistero' sul premierato

Giorgia Meloni, il sondaggio e la direzione di FdI: ‘mistero’ sul premierato

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La ‘strategia della tensione’ tra governo e magistratura si rivela efficace in termini di consenso. Giorgia Meloni osserva i sondaggi e apprezza il buon esito, poiché mentre si intensifica il conflitto tra l’esecutivo e la giustizia, soprattutto dopo l’avvio dell’indagine per favoreggiamento e peculato sul caso Almasri, Fratelli d’Italia rafforza la sua posizione di leadership tra gli italiani, arrivando al 30,1%, con un incremento di 0,5 punti rispetto al 16 gennaio. Questo è quanto attesta la media dei sondaggi di Youtrend, pubblicata dalla presidente del Consiglio sui social, accompagnata da un messaggio chiaro: “Nonostante gli attacchi infondati e i tentativi di destabilizzare il governo, il sostegno degli italiani resta solido. Per me – scrive Meloni – questo significa solamente che il lavoro che stiamo svolgendo per difendere l’interesse nazionale, creare opportunità per le nostre imprese e rafforzare la nostra Nazione è quello giusto”. La premier esprime gratitudine verso gli elettori per la fiducia e conclude il suo post con una promessa: “Io vado avanti, come sempre, a testa alta”.

Oggi si svolgerà la direzione nazionale di Fratelli d’Italia

L’attenzione è ora rivolta alla direzione nazionale di FdI, in programma dalle 10 allo Spazio Roma Eventi di Piazza di Spagna. A quanto sembra, la leader di Via della Scrofa non dovrebbe essere presente, salvo eventuali ripensamenti all’ultimo minuto. Sarà presente, invece, la ministra del Turismo Daniela Santanchè, in quanto membro della direzione: l’imprenditrice sta affrontando problemi legali legati al caso Visibilia e il suo posto nel governo è visto come sempre più precario, mentre il partito mantiene un atteggiamento di estrema cautela. Tuttavia, dal suo entourage smentiscono l’ipotesi di dimissioni di Santanchè e la descrivono come “assolutamente tranquilla“.

Inoltre, secondo quanto appreso da Adnkronos, qualche supporto nei confronti di ‘Santa’ potrebbe provenire da alcuni colleghi di partito durante la direzione di oggi. L’ordine del giorno prevede una riflessione sui primi due anni del governo Meloni e un dibattito su temi specifici: sicurezza delle forze di polizia; azione di FdI e governo nel Sud. Tuttavia, c’è chi è pronto a sollevare il tema del garantismo. “Al di là di alcune posizioni ‘rigide’, abbiamo sempre adottato un approccio garantista. Uno dei punti chiave da affrontare è proprio il garantismo processuale, un tratto distintivo della destra. Il nostro slogan è sempre stato: garantismo e certezza della pena. Pertanto, dobbiamo chiederci: siamo ancora garantisti?”, sintetizza per Adnkronos un esponente di spicco di Fratelli d’Italia.

La questione Almasri

In considerazione degli sviluppi della vicenda Almasri, è probabile che il dibattito della direzione, composta da 115 membri, tocchi ampiamente il tema della riforma della giustizia e le tensioni con la magistratura. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, capo delegazione di FdI al governo, aprirà la discussione, affrontando tutti i temi dell’ordine del giorno. Anche il coordinatore della direzione, Edmondo Cirielli, interverrà, mentre le conclusioni saranno affidate alla sorella della premier e responsabile della segreteria del partito, Arianna Meloni.

Nel frattempo, continua a suscitare dibattito l’atto di indagine (“voluto”, secondo Meloni, “dovuto” secondo l’Anm) notificato dal procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi alla premier, ai ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano per quanto concerne la questione Almasri. In un intervento su SkyTg24, il capogruppo meloniano al Senato, Lucio Malan, inizialmente apre a una possibile eliminazione dell’obbligatorietà dell’azione penale, ma poi, di fronte alle critiche di una parte dell’opposizione, torna sui suoi passi in una nota: “Non c’è nessuna volontà da parte di Fratelli d’Italia e del centrodestra di limitare l’autonomia della magistratura, men che mai di sottoporla al controllo del governo o della politica in generale”. I parlamentari di FdI continuano a contestare Lo Voi. Dopo la polemica sui voli di Stato, ora è il legame con l’avvocato Luigi Li Gotti (l’uomo dell’esposto contro Meloni e i ministri) a sollevare interrogativi: “Lo Voi e Li Gotti si conoscono da tempo, e certe correlazioni non possono passare inosservate. Da un lato, a Lo Voi è stato negato un aereo di Stato per i suoi viaggi a Palermo; dall’altro, a Li Gotti è stata rifiutata la maxi-parcella per la difesa di Brusca. Coincidenze? Difficile da credere”, sostiene il vicecapogruppo di FdI alla Camera, Manlio Messina.

Il questionario per gli iscritti di FdI

Nel consueto questionario interno inviato ai membri di FdI nella newsletter del partito, viene chiesto, tra le diverse domande, se l’indagine a carico della premier sia “un atto dovuto” o una “invasione indebita” da parte della Procura nelle decisioni dell’esecutivo. Nel frattempo, la premier e i ministri indagati continuano a lavorare sulla strategia difensiva. Solo per qualche minuto, ieri, la senatrice Giulia Bongiorno, indicata come legale difensore del governo nell’indagine sul caso Almasri, è stata presente a Palazzo Chigi. Anche il sottosegretario Mantovano era presente: assente, invece, la premier Meloni. Ai giornalisti che l’attendevano all’uscita, Bongiorno ha ribadito la linea del silenzio: “Devo fare ulteriori riunioni, poi vi informerò su tutto”. (di Antonio Atte)

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