ROMA (ITALPRESS) – Un rapporto estremamente forte ha permesso la crescita di due nazioni, rafforzando un legame economico che mira a migliorare ulteriormente: la ‘sorellanza’ tra Italia e Albania e la volontà di costruire insieme il futuro sono al centro della riflessione di Sergio Fontana, presidente di Confindustria Albania, intervistato da Claudio Brachino per il format televisivo Diplomacy Magazine dell’agenzia Italpress.
Focalizzandosi in particolare sulla relazione tra Puglia e Albania, Fontana sottolinea come “sia assolutamente fiorente e ricca di collaborazioni sul piano culturale, antropologico ed economico: stiamo parlando di due popoli uniti, non separati dal mare Adriatico. Nei momenti difficili, la Puglia ha fornito un grande supporto agli amici albanesi, facilitando gli sbarchi a Brindisi e Bari. Ma anche loro ci hanno aiutato quando avevamo bisogno di medici durante la pandemia di Covid-19: in oltre, l’Italia è il primo partner commerciale dell’Albania, sia per le importazioni che per le esportazioni.”
Riguardo all’interconnessione tra i mondi imprenditoriali dei due paesi, il presidente di Confindustria Albania spiega: “Attualmente abbiamo più di 200 aziende nel nostro territorio associate, mentre le aziende italiane in Albania sono alcune migliaia. L’ingresso di queste imprese è iniziato nei primi anni ’90, quando cercavano opportunità di delocalizzazione per accedere a manodopera a basso costo; inizialmente, si trattava di attività a basso valore aggiunto con alta manualità, ma ora le aziende presenti in Albania si stanno concentrando su Information and Communication Technology, offrendo servizi a imprese di tutto il mondo. Ci sono ottime opportunità nel Paese, grazie a università di alto livello: Confindustria Albania è l’associazione di categoria più autorevole del territorio, con realtà provenienti non solo dalla Puglia, ma anche dalla Sicilia e dal Veneto.”
Fontana descrive anche l’evoluzione del panorama economico: “Negli ultimi anni, il business è molto cambiato: inizialmente c’erano molte difficoltà, poiché l’Albania doveva implementare diversi procedimenti e regole per adattarsi all’Europa, ma i progressi fatti sono stati straordinari in termini di infrastrutture, legislazione e lotta alla corruzione. C’è ancora molto da fare, ma anche una grande voglia di futuro.”
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