Di Costanzo: "Investire nella Conoscenza tra Digitale e Intelligenza Artificiale"

Di Costanzo: “Investire nella Conoscenza tra Digitale e Intelligenza Artificiale”

22 0

ROMA (ITALPRESS) – Riguardo all’intelligenza artificiale, Francesco Di Costanzo, fondatore e presidente di PA Social – Associazione nazionale per la comunicazione e informazione digitale e della Fondazione Italia Digitale, ha dichiarato: “Non posso dire che siamo completamente inerti, ma siamo quasi lì. L’Europa è in ritardo, abbiamo bisogno di recuperare” per non essere superati da altre regioni, come gli Stati arabi, che stanno investendo in modo significativo. Queste osservazioni sono state fatte durante un’intervista con Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
“È più una rincorsa che una corsa, poiché dobbiamo recuperare rispetto agli Stati che stanno guidando nel campo dell’intelligenza artificiale: in primis gli Stati Uniti, da cui provengono la maggior parte degli strumenti, delle piattaforme e della tecnologia, seguiti dalla Cina, che sta investendo molto e sta guadagnando terreno. L’Europa, purtroppo, si trova in una posizione di inseguimento”, ha spiegato.
Di Costanzo ha aggiunto che “le normative europee sono valide, ma devono essere supportate da una politica industriale e investimenti significativi in ricerca e sviluppo tecnologico”.
“L’intelligenza artificiale e la realtà virtuale sono strumenti neutrali – ha continuato –; ciò che conta è la qualità del loro utilizzo. È essenziale che, sia a livello governativo che negli enti locali, si sviluppi un piano nazionale ed europeo di cultura digitale”.
In merito alla trasformazione digitale, ha affermato che “siamo molto più avanti rispetto a quanto spesso si racconta. L’Italia è piena di buone pratiche, con professionisti che da Nord a Sud offrono servizi straordinari nei settori della formazione, comunicazione e interazione con i cittadini. Ci sono valide professionalità, e potremmo aiutarli ulteriormente riconoscendo le loro competenze e promuovendo nuovi modelli organizzativi, insieme a un consistente investimento culturale nella conoscenza”, ha aggiunto Di Costanzo.
“Con la Fondazione Italia Digitale, abbiamo proposto di inserire l’educazione digitale nella Costituzione, come è stato fatto per l’ambiente e lo sport. Su questo tema, ci sono alcune resistenze, anche nel campo dell’istruzione, ma sono certo che certi cambiamenti non possono essere fermati; devono essere gestiti e affrontati con una solida base di conoscenza. Cosa ci riserva il futuro? È difficile dirlo, ma credo che nei prossimi dieci anni vedremo un’ampia integrazione dell’intelligenza artificiale nelle piattaforme social”, ha commentato.
Dal 2015, “ogni anno ci dedichiamo alla divulgazione, alla formazione e alla ricerca, abbiamo persino un osservatorio dedicato, portando avanti una battaglia che considero politica, volta a ottenere il riconoscimento professionale per chi lavora nella comunicazione digitale, poiché molte competenze oggi non sono formalmente riconosciute. Spero che il governo possa finalmente portare a termine delle misure concrete per semplificare la Pubblica Amministrazione”.
Nel 2025, “in occasione del nostro decennale, l’obiettivo sarà soprattutto quello di confrontarci sulle tendenze attuali e su quelle emergenti, in modo da permettere alle Pubbliche amministrazioni di rispondere efficacemente ai cittadini”. Quest’anno “stiamo pianificando molte iniziative: torneremo con il Festival Digitale Popolare a ottobre a Torino e ci saranno diverse tappe del nostro tour per il decennale: le prossime a Perugia, Napoli e Cagliari, e recentemente siamo stati a Roma, L’Aquila e Torino”, ha concluso Di Costanzo.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

Fonte notizia

Related Post