“La sanità – rileva – deve focalizzarsi sulla prevenzione e sull’innovazione farmaceutica per potenziare la ricerca nazionale, guidata dall’Intelligenza Artificiale e dalle biotecnologie nel campo della medicina di precisione. Nel nostro programma ci sono vari traguardi, tra cui l’obiettivo di migliorare l’accessibilità al sistema sanitario attraverso la riduzione delle prestazioni in attesa, puntando su monitoraggi regolari, sull’intelligenza artificiale e sulla professionalità dei sanitari, affinché continuiamo a essere un modello di riferimento a livello nazionale. I risultati di queste tre giornate dovranno stimolare ulteriori collaborazioni internazionali, come quelle iniziate durante l’evento con esperti di istituzioni di prestigio quali Harvard Medical School, King’s College London, e Imperial College London, insieme alle oltre 35 università italiane e internazionali, con scienziati di fama mondiale e principali centri di ricerca che hanno incentivato la formazione scientifica in un contesto in rapida evoluzione. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno supportato e contribuito alla realizzazione del World Health Forum, dal Comitato scientifico presieduto dal professor Palù al Comune di Padova; dall’Università degli Studi di Padova alla Camera di Commercio di Padova; dalla Fondazione Cariparo alla Fondazione Scuola di Sanità Pubblica e Venicepromex. Una squadra eccezionale che sta già gettando le basi per la prossima edizione”.
“Riflettendo su queste tre giornate a Padova, durante le quali abbiamo discusso di scienza, prospettive mediche e nuove frontiere, possiamo confermare che il Veneto sta compiendo progressi significativi, grazie all’integrazione tra il settore sanitario e il mondo accademico, con le aziende ospedaliere di Padova e Verona che ci permettono di operare in contesti universitari, unendo cura e ricerca. Oggi, nell’ambito della terza e ultima giornata del World Health Forum Veneto, abbiamo condiviso un decalogo per il futuro della sanità con la comunità scientifica, un’evoluzione fondamentale per rimanere competitivi mantenendo come priorità la cura dell’individuo – enfatizza Lanzarin –. Partendo dalla prevenzione, attraverso i determinanti della salute, per giungere allo studio delle malattie genetiche e degenerative, che rappresentano una delle tante sfide future, fino ad arrivare alla medicina di precisione, che, grazie all’intelligenza artificiale e alle nuove tecnologie, diventerà sempre più efficace. Tutto ciò senza dimenticare l’innovazione farmaceutica e la necessità di potenziare la ricerca”.
I punti del decalogo sono:
- One Health: oltre le pandemie;
- I determinanti di salute: il ruolo della prevenzione;
- Innovazione in farmaceutica: quali politiche per potenziare la ricerca italiana?;
- Biotecnologie e medicina di precisione: un nuovo impulso dall’Intelligenza Artificiale e dalle nuove tecnologie (RNA, editing genomico, ecc.);
- Quali prospettive per le malattie genetiche e degenerative?;
- Finanza, newCo, biotech, industria farmaceutica: leva fiscale e mercato azionario per promuovere lo sviluppo;
- Nuovi farmaci per il cancro: necessità di uniformare e semplificare la regolamentazione europea e il suo impatto sul SSN e l’accessibilità;
- I dataset dalla diagnosi allo sviluppo di farmaci: relazioni tra istituzioni nazionali ed europee;
- Informazione scientifica per una scienza biomedica in rapida evoluzione. Ruolo dei giornalisti scientifici: come formare i comunicatori;
- Implicazioni bioetiche della medicina di precisione.