Da Copernicus Nuovi Strumenti per il Monitoraggio della Qualità dell'Aria

Da Copernicus Nuovi Strumenti per il Monitoraggio della Qualità dell’Aria

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ROMA (ITALPRESS) – Sono in arrivo innovativi strumenti per il monitoraggio e la previsione della qualità dell’aria con alta risoluzione, grazie al programma europeo Copernicus Atmospheric Monitoring Service (CAMS). Questo programma mira a potenziare e ampliare i servizi a livello locale all’interno del progetto Cams2_72IT, collaborando con Enea, Ispra, Cnr-Isac, Università di Tor Vergata, Consorzio Italiano della Copernicus Academy e otto Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (Emilia-Romagna, Lombardia, Campania, Liguria, Piemonte, Veneto, Umbria, Valle d’Aosta). “CAMS è un punto di riferimento per il monitoraggio dei gas serra e degli aerosol, sia a livello globale che europeo. Attraverso l’integrazione di dati satellitari e modelli atmosferici, fornisce strumenti fondamentali per fronteggiare le sfide legate all’inquinamento e ai cambiamenti climatici”, dichiara Antonio Piersanti, responsabile del Laboratorio Enea Modelli e misure per la qualità dell’aria e osservazioni climatiche.
Nel dettaglio, i ricercatori di Enea si occuperanno del downscaling dei dati sui livelli di inquinamento utilizzando il modello Enea per le previsioni della qualità dell’aria, FORAIR-IT, che continuerà a funzionare in parallelo con i sistemi previsionali di Arpa Emilia-Romagna (Kairos) e Cnr-Isac (Chimbo). Per migliorare la cooperazione tra le istituzioni responsabili degli strumenti di previsione, i tre modelli nazionali forniranno i dati sui livelli di inquinamento alle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente di Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia, Piemonte, Umbria e Veneto, per effettuare previsioni più dettagliate nei rispettivi territori e valutarne le potenzialità rispetto ai metodi attualmente utilizzati dalle Agenzie.
Nel progetto, i ricercatori di Enea esamineranno anche le intrusioni di polveri sahariane in Italia, un evento che può avere un impatto considerevole sulla qualità dell’aria. Le attività si concentreranno sul confronto tra i dati raccolti sul campo e le previsioni modellistiche, nonché sull’implementazione di una nuova metodologia per identificare gli eventi di intrusioni di polveri sahariane tramite l’uso combinato di modelli e osservazioni.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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