“Le proiezioni indicano che entro il 2040 l’economia spaziale in Veneto potrebbe generare un indotto di 4,5 miliardi di euro, creando circa 2400 posti di lavoro, tra diretti e indiretti, tutti con retribuzioni superiori alla media”. Queste sono le affermazioni di Alessandro Costa, direttore generale della Venice Sustainability Foundation (Vsf), in occasione della presentazione di un’analisi congiunta realizzata dalla Fondazione insieme a Boston Consulting Group (Bcg). Il report esamina l’evoluzione del mercato spaziale globale, il cui valore è aumentato da 416 miliardi di dollari nel 2020 a 508 miliardi nel 2023, con previsioni che indicano un possibile raggiungimento di 1.000 miliardi entro il 2040. Veneto si configura quindi come un’area propensa allo sviluppo di uno Space Hub regionale.
“Questo report è il frutto di riflessioni condivise all’interno del partenariato della Fondazione sui settori innovativi più promettenti nella zona di Venezia e nel resto del Veneto. In seguito, i ricercatori della Fondazione e del partner Boston Consulting Group, insieme a un gruppo di soci interessati, hanno lavorato su questo documento utilizzando due approcci. Da un lato – chiarisce Costa – abbiamo analizzato le caratteristiche di successo dei cluster aerospaziali in diverse aree geografiche nel mondo; dall’altro, abbiamo applicato queste conoscenze al contesto imprenditoriale veneto, coinvolgendo anche diverse aziende locali già attive nel settore o pronte a diversificarsi, il che le renderebbe in grado di inserirsi efficacemente in questo nuovo mercato”.
La filiera è cruciale in un settore come quello aerospaziale, poiché “sono necessarie competenze specifiche per soddisfare le esigenze che portano allo sviluppo di tecnologie, prodotti e servizi del settore – conclude – Nel caso del Veneto, la presenza di elevate specializzazioni ci permette di immaginare di aggiornare le competenze di alcune nicchie affinché possano sfruttare le opportunità derivanti dalla crescita del settore aerospaziale”.