Chi non paga? Cosa devi sapere

Chi non paga? Cosa devi sapere

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Il canone Rai rappresenta una delle tasse più controverse in Italia, poiché è direttamente legato al possesso di dispositivi televisivi e coinvolge milioni di famiglie nel Paese. Negli anni, la legislazione ha subito modifiche per facilitare il pagamento e combattere l’evasione. Dalla tariffa alle modalità di pagamento, fino ai requisiti per richiedere l’esenzione, Agnese Giardini di Immobiliare.it chiarisce tutto ciò che è essenziale sapere sul canone Rai nel 2025.

Una breve storia del canone

Il canone Rai, ufficialmente noto come ‘tassa di concessione governativa per la detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive’, è stato istituito in Italia nel 1938. La sua finalità principale era quella di garantire finanziamenti stabili al servizio pubblico radiotelevisivo; obbligo che si è mantenuto nel tempo, nonostante l’evoluzione tecnologica, come l’arrivo della televisione digitale e delle piattaforme di streaming. Dal 2016, con la Legge di Stabilità, il canone Rai viene addebitato direttamente nella bolletta elettrica; questa modifica ha notevolmente ridotto i casi di evasione fiscale legati alla tassa.

L’obbligo del canone

Il pagamento del canone Rai è obbligatorio per chiunque possieda un televisore in grado di ricevere trasmissioni radiotelevisive, anche se non si guarda la Rai. Il principio fondamentale stabilisce che possedere un televisore implica la possibilità di usufruire del servizio pubblico. Questo obbligo coinvolge tutti coloro che hanno un contratto di fornitura elettrica per la loro abitazione principale. In tal caso, l’addebito avviene automaticamente nella bolletta elettrica, indipendentemente dall’utilizzo effettivo dell’apparecchio.

Modalità di pagamento e costi

Il canone Rai è attualmente addebitato direttamente nella bolletta dell’energia elettrica dell’abitazione principale. Per il 2025, l’importo rimane invariato rispetto agli anni precedenti, fissato a 90 euro annuali, suddivisi in dieci rate mensili da 9 euro ciascuna, addebitate da gennaio a ottobre. Per coloro che non hanno un contratto di energia elettrica intestato, come nel caso di abitazioni affittate con utenze intestate al proprietario, il pagamento del canone Rai può avvenire tramite il modello F24. Chi utilizza apparecchi in strutture pubbliche o commerciali (come hotel, bar e ristoranti) è soggetto al ‘canone speciale’, il cui importo varia a seconda della categoria dell’esercizio.

Esenzioni disponibili

La legge prevede alcune esenzioni specifiche per determinate categorie di persone: gli anziani con reddito basso, i cittadini sopra i 75 anni che dichiarano un reddito complessivo familiare non superiore a 8.000 euro annui possono richiedere l’esenzione totale. Anche chi non possiede un televisore può presentare una dichiarazione sostitutiva di non detenzione. È importante notare che l’autocertificazione va rinnovata ogni anno. Inoltre, i funzionari di rappresentanze diplomatiche e consolari e il personale militare straniero possono beneficiare dell’esenzione, a condizione che i loro Paesi offrano un trattamento di reciprocità ai cittadini italiani.

Il canone Rai è dovuto una sola volta per nucleo familiare e si applica esclusivamente all’abitazione principale. Non ci sono addebiti per le seconde case, indipendentemente dal fatto che siano dotate di un apparecchio televisivo, sempre che l’intestatario della bolletta corrisponda a quello della residenza principale.

Regole per hotel, bar e ristoranti

La situazione è diversa per gli esercizi pubblici, come hotel, bar e ristoranti. Questi sono soggetti a un ‘canone speciale’, che varia in base al numero di apparecchi e alla tipologia di attività. Generalmente, il canone per queste strutture è più elevato rispetto a quello per i privati. Coloro che hanno diritto all’esenzione devono inviare una specifica dichiarazione sostitutiva. Il modulo è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate e può essere inviato in vari modi, incluso online attraverso il portale dell’Agenzia, per posta, o tramite Caf o intermediari autorizzati, che molti preferiscono utilizzare per garantire una corretta gestione della pratica.

Procedura di richiesta di esenzione

La richiesta di esenzione deve essere inviata entro specifiche scadenze per evitare l’addebito ingiustificato del canone. Per ottenere l’esenzione per l’intero anno, il modulo deve essere inviato entro il 31 gennaio 2025. Chi invece presenta la richiesta entro il 30 giugno 2025 potrà usufruire dell’esenzione solo per il secondo semestre. È fondamentale rispettare queste scadenze e conservare una copia della documentazione inviata per eventuali future verifiche.

Coloro che non possiedono più un televisore o decidono di dismetterlo possono richiedere la cessazione del canone Rai. Anche in questo caso, è necessario compilare una dichiarazione sostitutiva, indicando la non detenzione di apparecchi televisivi, che può essere trasmessa con le stesse modalità previste per l’esenzione. Inoltre, chi cambia residenza o intestatario della bolletta elettrica deve assicurarsi che il nuovo intestatario non subisca un doppio addebito, comunicando eventuali variazioni all’Agenzia delle Entrate.

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