Campagna in Antartide Rivela Ghiaccio di 1,2 Milioni di Anni Fa

Campagna in Antartide Rivela Ghiaccio di 1,2 Milioni di Anni Fa

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ROMA (ITALPRESS) – Nel remoto campo di Little Dome C, in Antartide, un gruppo di ricerca formato da dodici istituzioni scientifiche provenienti da dieci Paesi europei ha raggiunto un traguardo storico nelle scienze climatiche. La campagna di perforazione cruciale del progetto europeo Beyond EPICA – Oldest Ice ha raggiunto la profondità di 2.800 metri, dove la calotta di ghiaccio antartica si incontra con la roccia sottostante. Il ghiaccio prelevato offre un archivio senza precedenti sulla storia climatica del nostro pianeta, fornendo dati diretti sulle temperature atmosferiche e le concentrazioni di gas serra risalenti a 1,2 milioni di anni fa e oltre.
“Questo rappresenta un momento fondamentale per le scienze climatiche e ambientali – sostiene Carlo Barbante, professore all’Università Cà Foscari Venezia, associato senior presso l’Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isp) e coordinatore del progetto Beyond EPICA -. Si tratta della registrazione continua più lunga del nostro clima passato ottenuta tramite una carota di ghiaccio, capace di rivelare il legame tra il ciclo del carbonio e la temperatura del nostro pianeta. Un risultato che è stato possibile grazie alla straordinaria cooperazione di diversi istituti di ricerca europei e al lavoro instancabile di scienziati e personale logistico sul campo per oltre dieci anni”.
Il progetto trae vantaggio dalla sinergia con il programma ITN DEEPICE, finanziato dall’UE, che ha coinvolto tre dottorandi di ricerca durante la campagna avviata a novembre 2024 e attualmente in corso.
“Dai primi studi effettuati sul sito, emergono forti indizi che i primi 2.480 metri di ghiaccio contengano una registrazione climatica che risale a 1,2 milioni di anni, in cui un solo metro di ghiaccio racchiude informazioni su 13.000 anni di storia climatica”, afferma Julien Westhoff, responsabile scientifico sul campo e ricercatore postdoc presso l’Università di Copenaghen.
Il coordinatore sul campo, Frank Wilhelms, professore associato all’Università di Gòttingen e all’Alfred-Wegener-Institut, aggiunge: “Trovare il sito ideale per la perforazione ha richiesto diverse stagioni di lavoro, utilizzando tecnologie avanzate per il radio-eco-sondaggio e la modellazione del flusso glaciale. È stato straordinario scoprire il record che copre il periodo da 800.000 a 1,2 milioni di anni fa esattamente nel punto previsto, nella fascia di profondità tra 2.426 e 2.490 metri, superando il nostro precedente record del progetto EPICA risalente a vent’anni fa”.
Al di sotto del ghiaccio che custodisce il record climatico di oltre 1,12 milioni di anni, gli ultimi 210 metri della carota di ghiaccio sono composti di ghiaccio molto antico e fortemente deformato, probabilmente mescolato o ricongelato, con origini incerte. Analisi avanzate potrebbero aiutare a verificare teorie pregresse sul comportamento del ghiaccio ricongelato sotto la calotta antartica, rivelando la storia delle glaciazioni in Antartide orientale, uno degli obiettivi principali di questo progetto.
Il team europeo sul campo ha compiuto un’impresa notevole: oltre 200 giorni di operazioni di perforazione e analisi delle carote di ghiaccio distribuiti su quattro stagioni di lavoro in un ambiente ostile dell’altopiano centrale antartico, a un’altitudine di 3.200 metri sul livello del mare e con una temperatura media estiva di -35°C.
Le carote di ghiaccio del progetto Beyond EPICA forniranno informazioni senza precedenti sulla Transizione del Medio-Pleistocene, un’epoca compresa tra 900.000 e 1,2 milioni di anni fa, durante la quale i cicli glaciali si sono allungati da intervalli di 41.000 anni a 100.000 anni. Le cause di questo cambiamento rimangono uno dei misteri più avvincenti delle scienze climatiche, e questo progetto si propone di svelarli.
“Attualmente ci troviamo nel sesto e penultimo anno di finanziamento europeo. Questo risultato straordinario ha permesso al progetto di mantenere il piano di lavoro concordato con la Commissione Europea”, commenta Chiara Venier, tecnologa della ricerca presso il Cnr-Isp e project manager di Beyond EPICA.
“Le analisi isotopiche preliminari condotte sul campo sulla carota di ghiaccio di Beyond EPICA ci hanno permesso di monitorare i progressi della perforazione giorno per giorno e di coordinare questo nuovo e elettrizzante record con la carota di ghiaccio EPICA precedentemente estratta a Dome C e con i registri dei sedimenti marini, stabilendo così una scala temporale preliminare”, afferma Barbara Stenni, professoressa ordinaria all’Università Cà Foscari Venezia.
Le attività di Beyond EPICA – Oldest Ice traggono vantaggio dalla sinergia con la ricerca condotta nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA), finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur), e coordinato dal Cnr per l’aspetto scientifico, dall’ENEA per la pianificazione logistica e dall’OGS per la gestione tecnica e scientifica della nave rompighiaccio Laura Bassi.
“Le preziose carote di ghiaccio raccolte durante questa campagna saranno trasferite in Europa a bordo della nave rompighiaccio Laura Bassi, mantenendo la catena del freddo a -50°C, una importante sfida logistica per il progetto,” afferma Gianluca Bianchi Fasani, ricercatore senior presso ENEA-UTA e responsabile della logistica ENEA per Beyond EPICA. “Per raggiungere questo obiettivo, è stata implementata una strategia che prevede la progettazione di contenitori frigoriferi specializzati e una pianificazione attenta delle risorse aeree e navali del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA)”.
Una volta che queste carote di ghiaccio arriveranno in Europa, il progetto si concentrerà sull’analisi dei campioni per rivelare la storia climatica e atmosferica della Terra negli ultimi 1,5 milioni di anni. Nelle sezioni più profonde della carota, potrebbero trovarsi ghiacci più antichi risalenti al periodo pre-Quaternario. La datazione delle rocce sottostanti sarà intrapresa per stabilire quando quest’area dell’Antartide è stata priva di ghiaccio per l’ultima volta.
Il campo di Little Dome C è stato realizzato e mantenuto grazie alla logistica fornita dall’Istituto Polare francese e dall’ENEA, sfruttando la loro esperienza e i vari mezzi di trasporto a disposizione. Questi includevano aerei per il trasferimento del personale alla Stazione Mario Zucchelli e successivamente alla Stazione Concordia, e trasporti terrestri tra le Stazioni Dumont d’Urville e Concordia per i carichi pesanti, oltre all’utilizzo delle navi francese e italiana, rispettivamente L’Astrolabe e Laura Bassi.

– foto PNRA IPEV –
(ITALPRESS).

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