Il 2025 sarà un anno cruciale per la Fondazione Biotecnopolo di Siena, che il Governo intende trasformare nel fulcro della preparazione alle pandemie future, in attesa del nuovo Piano pandemico 2024-2028, finanziato dalla recentissima legge di bilancio. La Fondazione avrà il compito di dirigere una rete europea contro le pandemie, che coinvolge anche Paesi come Francia, Belgio e Germania, con un finanziamento complessivo di quasi 130 milioni di euro, di cui 33 milioni per l’Italia. Questo progetto, promosso dall’Errin (European Regions Research and Innovation Network), abbraccerà attività che vanno dalla sorveglianza delle malattie infettive alla ricerca e sviluppo di vaccini per una futura ‘malattia X’, dando così concreta attuazione al noto ‘hub anti-pandemico’ creato oltre due anni fa sotto il governo di Draghi, con l’intento di rispondere rapidamente alle emergenze sanitarie.
Lo scienziato Rino Rappuoli, pioniere di numerosi vaccini, come quelli contro il meningocco e la meningite, è stato scelto per guidare un progetto dal valore di 330 milioni di euro. Tuttavia, negli ultimi due anni sono emerse delle difficoltà, tra cui l’assenza di uno statuto, ora approvato la scorsa estate, e l’organizzazione manageriale, definita con l’arrivo di sei mesi fa di Gianluca PolifroneNih-Niaid americano per lo sviluppo di vaccini contro virus ‘sorvegliati’ dall’OMS, come rubulavirus e peribunyavirus. Inoltre, l’Università di Siena ha avviato un progetto (1,2 milioni di euro) per potenziare la piattaforma di sviluppo di anticorpi monoclonali nella lotta contro la resistenza agli antimicrobici. Infine, è stato avviato anche il progetto Hera (33 milioni) per l’European Vaccine Hub, che mira a prepararsi e rispondere alle emergenze pandemiche, coordinato dall’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie.
Tra i membri fondatori della Fondazione Biotecnopolo di Siena troviamo il ministero dell’Università e della Ricerca, il ministero della Salute, che supervisiona direttamente il Cnap (Centro nazionale anti-pandemico) con risorse dedicate del Pnc, e il ministero del Made in Italy, il quale procederà a breve alla nomina del quinto componente del Consiglio di Amministrazione.
Il finanziamento europeo di 33 milioni di euro nell’ambito dell’iniziativa ‘European Vaccines Hub for Pandemic’ “rafforza la posizione dell’Italia nel campo delle biotecnologie e nella ricerca sui vaccini. Il Biotecnopolo di Siena si conferma quindi come un’eccellenza scientifica di livello internazionale, con un progetto che unisce quattro Paesi – Italia, Francia, Belgio e Germania – per prevenire e gestire i rischi pandemici globali, facendo della città toscana un punto di riferimento per l’Italia. La Fondazione Biotecnopolo, insieme a rinomati partner scientifici come la Sclavo Vaccines Association, l’Università degli Studi di Siena e VisMederi, è un attore chiave nel progresso scientifico e tecnologico del settore”, ha dichiarato Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento della Prevenzione, della Ricerca e delle Emergenze sanitarie del ministero della Salute.
“Questo finanziamento sottolinea il valore del progetto e rappresenta un chiaro sostegno all’innovazione scientifica. Il Biotecnopolo di Siena è destinato a diventare un centro di importanza mondiale per la prevenzione e la gestione delle pandemie, a dimostrazione del continuo supporto offerto dal ministero della Salute”, ha aggiunto Campitiello. “Il ministero segue attentamente tutte le attività del Biotecnopolo con un approccio proattivo, volto a prevenire e gestire tempestivamente le nuove emergenze sanitarie. Questo modello – conclude – garantisce una maggiore efficacia nella tutela della salute pubblica e nella gestione dei rischi globali.”