MILANO (ITALPRESS) – Recentemente si è registrato un notevole incremento dei tumori dell’orofaringe, che interessa la parte centrale della gola, incluse le tonsille e la base della lingua. Solo in Italia, oltre 6.000 nuovi casi vengono diagnosticati ogni anno, con un incremento particolarmente marcato tra gli uomini di età compresa tra i 50 e i 70 anni, e tra i giovani adulti, anche a causa di stili di vita poco salutari. A livello globale, l’OMS segnala che l’incidenza di queste neoplasie è maggiore nei paesi sviluppati, dove si stima che i tumori associati all’infezione da HPV, il papillomavirus umano, rappresentino il 60% dei casi. Tuttavia, la maggior parte di questi casi ha una prognosi positiva, grazie alla diagnosi precoce e al costante miglioramento delle terapie e degli interventi chirurgici. Questi temi sono stati approfonditi da Giuseppe Mercante, professore di Otorinolaringoiatria e direttore della Scuola di specializzazione in Otorinolaringoiatria presso Humanitas University, nonché referente dell’unità operativa di Otorinolaringoiatria del Gruppo Multidisciplinare Testa-Collo all’interno del Cancer Center di IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, in un’intervista condotta da Marco Klinger per Medicina Top, il programma televisivo dell’agenzia di stampa Italpress.
“È fondamentale prestare attenzione a questo tema, poiché negli ultimi anni abbiamo osservato un aumento dei casi – ha esordito – La gola è una parte cruciale del nostro corpo, fungendo da filtro per molte funzioni vitali, ed è il punto di intersezione tra le vie aeree e quelle digestive. Tutto ciò che ingurgitiamo passa per l’orofaringe, il distretto che comprende le tonsille e la base della lingua.” Riguardo ai segnali di un potenziale tumore dell’orofaringe, ha aggiunto: “Una tumefazione nel collo richiede grande attenzione – ha spiegato il professore – È importante che, da adulti, restiamo vigili, poiché potrebbe verificarsi la presenza di cellule tumorali originate da una mucosa della gola che si sviluppano in quelle aree.” “Altri segnali da non trascurare includono problemi alla gola che non regrediscono nel giro di una-due settimane – ha proseguito Mercante – Ad esempio, un dolore intenso alla gola, non solo il tipico mal di gola, ma asimmetrico, localizzato in un solo lato.”
Sebbene i casi correlati all’abuso di fumo e alcol stiano diminuendo, i tumori dell’orofaringe continuano a crescere a causa del papillomavirus: “C’è stata un’impennata dei tumori causati da un virus, il papillomavirus, che un tempo colpiva principalmente il collo dell’utero nelle donne, ma ora interessa anche la gola in entrambi i sessi – ha sottolineato – Le campagne contro fumo e alcol hanno avuto un successo, conducendo a una diminuzione dei casi, ma quelli legati all’HPV sono aumentati – ha ribadito Mercante – È essenziale prestare attenzione alla sensazione di avere un corpo estraneo in gola, a difficoltà nella deglutizione e a quel malessere che non migliora dopo 4-5 giorni di trattamento antinfiammatorio.”
Vaccini e chirurgia sono efficaci per prevenire e trattare queste neoplasie: “Questi virus sono ormai noti, e abbiamo a disposizione i vaccini. Venti anni fa non erano così accessibili; ora sono disponibili gratuitamente in tutte le regioni – ha spiegato il professore – In passato si consigliava la vaccinazione solo alle adolescenti, mentre adesso il virus colpisce sia maschi che femmine, per cui è cruciale sottoporsi alla vaccinazione.” “La vaccinazione è altamente raccomandata, ma vi è una quota di casi associati a pazienti fumatori o bevitori, quindi è consigliato smettere di fumare e ridurre l’assunzione di alcol – ha continuato – Non disponiamo solo della chirurgia, che un tempo era molto invasiva e ora non lo è più, ma anche di radioterapia, che è mirata e poco invasiva. Se la malattia è di piccole dimensioni, possiamo anche utilizzare chirurgia robotica, entrando nel corpo del paziente con microstrumenti. Non ci sono praticamente incisioni sul viso – ha concluso – In caso di tumefazioni linfonodali, queste possono essere rimosse contestualmente all’asportazione del tumore primario.”
– foto xd7/Italpress –
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