Al Sigep di Rimini, esperti discutono sull'olio di palma per sfatare i miti errati

Al Sigep di Rimini, esperti discutono sull’olio di palma per sfatare i miti errati

29 0

L’olio di palma sostenibile rappresenta un’opzione che unisce innovazione tecnologica, qualità, sicurezza alimentare e sostenibilità ambientale e sociale. Questa tematica è stata approfondita durante il talk “Olio di palma sostenibile: oltre i falsi miti, la soluzione che garantisce qualità, sicurezza e rispetto per le foreste e le persone”, organizzato da Assitol e dall’Unione Italiana per l’Olio di palma sostenibile al Sigep di Rimini, l’importante Salone Internazionale dedicato alla Gelateria, Pasticceria e Panificazione artigianale.

Vincenzo Tapella, presidente dell’Unione Italiana per l’olio di palma sostenibile, ha evidenziato che «esistono diversi falsi miti riguardo l’olio di palma, ma possono essere facilmente sfatati. Il primo riguarda l’olio di palma certificato come sostenibile, che proviene effettivamente da aree non deforestate. Affermare che l’olio di palma distrugge le foreste è quindi un errore. Un altro mito riguarda la sicurezza dell’olio, implicando la presenza di contaminanti: questa affermazione non è corretta, poiché è soggetta a normative europee che stabiliscono limiti per tutti gli oli e grassi. Di conseguenza, l’olio di palma in commercio rispetta tali parametri.»

Inoltre, gli esperti sottolineano che una delle principali caratteristiche di questo olio è la sua resa per ettaro, nettamente superiore rispetto ad altre colture oleose. Tapella ha aggiunto: «Con una popolazione mondiale di 8 miliardi che potrebbe crescere a 10 miliardi nei prossimi anni, avremo bisogno di nuove fonti alimentari. L’olio di palma, con una resa di quasi 4 tonnellate per ettaro, può contribuire a evitare l’aumento delle aree deforestate, permettendo di incrementare la resa agricola.»

Giorgio Donegani, tecnologo alimentare e esperto di nutrizione che ha partecipato al dibattito, ha osservato che «la campagna di demonizzazione dell’olio di palma ha avuto successo non grazie a verità evidenti, ma per il modo in cui sono state presentate mezze verità e falsità, sfruttando paure legate alla salute e alla qualità del prodotto».

«L’olio di palma è estremamente versatile – ha continuato Donegani – le sue frazioni possono essere impiegate per produrre sia eccellenti creme sia prodotti da forno. Purtroppo, questa demonizzazione ha portato a una significativa diminuzione dell’uso dell’olio di palma nell’industria, con conseguenze negative sulla durata e qualità dei prodotti, senza alcun vantaggio nutrizionale o di sicurezza.»

Andrea Carrassi, direttore generale di Assitol (Associazione italiana industria olearia) e tra i fondatori dell’Unione Italiana per l’olio di palma sostenibile, ha sottolineato l’importanza della sostenibilità dei prodotti oleari utilizzati in Italia. «La nostra associazione promuove fortemente la sostenibilità dei nostri prodotti, inclusi l’olio di palma e gli altri oli e grassi, poiché apportano benefici sia all’ambiente che ai consumatori. I nostri prodotti sono principalmente sostenibili, in linea con gli obiettivi di miglioramento ambientale sostenuti dalla Commissione europea, e è fondamentale proseguire in questa direzione. Fortunatamente, la legislazione europea è molto rigorosa e in Italia ci sono numerosi controlli per assicurare che i prodotti siano conformi alle normative vigenti, permettendo così ai consumatori di avere fiducia» conclude Carrassi.

Fonte notizia

Related Post