Gilead Sciences ha presentato i risultati preliminari del suo studio di fase 1, attualmente in corso, relativo a due nuove formulazioni di lenacapavir, un inibitore iniettabile del capside dell’HIV-1, destinate alla somministrazione annuale come profilassi pre-esposizione (PrEP) per la prevenzione dell’HIV. Questi risultati sono stati condivisi durante una sessione di abstract orali alla Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections (Croi 2025) e pubblicati su ‘The Lancet’. Secondo una nota dell’azienda, i dati sosterranno lo sviluppo futuro di lenacapavir per la PrEP con somministrazione annuale, con l’intenzione di avviare uno studio di fase 3 nella seconda parte del 2025.
I risultati dello studio di fase 1 hanno evidenziato che le due formulazioni di lenacapavir, somministrate tramite iniezione intramuscolare annuale, hanno portato a concentrazioni plasmatiche superiori a quelle associate all’efficacia nella prevenzione dell’HIV riscontrata negli studi di fase 3 Purpose 1 (NCT04994509) e Purpose 2 (NCT04925752). I risultati di questi ultimi studi, già pubblicati, avevano dimostrato come lenacapavir in somministrazione sottocutanea semestrale fosse superiore nella riduzione delle infezioni da HIV rispetto al tasso di incidenza basale (bHIV) e all’assunzione orale di F/TDF una volta al giorno (contenente emtricitabina e tenofovir disoproxil fumarato) in un’ampia e diversificata popolazione geografica.
“Gilead è impegnata nello sviluppo di opzioni iniettabili a lunga durata d’azione, innovative e centrate sul paziente, oltre a soluzioni orali, per consentire alle persone di scegliere la modalità di prevenzione dell’HIV più adatta a loro – ha dichiarato Jared Baeten, MD, PhD, Senior Vice President e Capo dell’Area Terapeutica per la Virologia di Gilead Sciences. – Se approvato, lenacapavir con somministrazione annuale potrebbe rappresentare una nuova e importante opzione per la prevenzione dell’HIV, contribuendo a superare le sfide di aderenza e persistenza della PrEP per le persone in tutto il mondo”.
Lo studio di fase 1 ha esaminato la farmacocinetica, la sicurezza e la tollerabilità di due formulazioni monodose intramuscolari di lenacapavir da 5.000 mg. Sono stati coinvolti 40 adulti sani a basso rischio di acquisizione dell’HIV, di età compresa tra 18 e 55 anni, con un indice di massa corporea di massimo 35,0 kg/m². Le concentrazioni plasmatiche di lenacapavir sono rimaste al di sopra della soglia efficace per il 95% dei partecipanti per almeno 56 settimane con entrambe le formulazioni. Le concentrazioni medie delle due formulazioni alla settimana 52 (57,0 ng/mL e 65,6 ng/mL) erano superiori a quelle misurate con lenacapavir somministrato due volte all’anno negli studi Purpose 1 e 2 alla settimana 26 (23,4 ng/mL). I risultati hanno confermato che entrambe le formulazioni di lenacapavir a somministrazione annuale necessitano di ulteriori indagini.
La somministrazione annuale di lenacapavir viene studiata come iniezione intramuscolare, in contrasto con la formulazione sottocutanea attualmente in fase di valutazione per somministrazione semestrale. L’effetto collaterale più comune riportato per entrambe le formulazioni intramuscolari è stato il dolore nel sito di iniezione, generalmente lieve e risolto nell’arco di una settimana (riscontrato nell’80% dei partecipanti che hanno ricevuto la formulazione 1 e nel 75% di quelli della formulazione 2), con una riduzione dei sintomi grazie all’applicazione di ghiaccio. Gli eventi avversi legati al farmaco si sono rivelati simili tra i due gruppi e perlopiù di lieve o moderata gravità. I dati di sicurezza hanno mostrato che entrambe le formulazioni di lenacapavir annuale per la PrEP sono state ben tollerate, senza nuove segnalazioni di sicurezza.
Nuovi dati quantitativi e qualitativi della survey dello studio Purpose 1, che analizza l’uso di lenacapavir sottocutaneo semestrale per la PrEP tra le donne cisgender nell’Africa subsahariana, sono stati presentati al Croi in due sessioni poster. Un’analisi intermedia delle survey ha coinvolto circa 2.561 partecipanti e ha rivelato che circa due terzi dei rispondenti preferivano le iniezioni semestrali di lenacapavir rispetto alle pillole giornaliere alla settimana 52. Inoltre, il 61% degli intervistati ha dichiarato di sentirsi più protetto dall’HIV con le iniezioni di PrEP semestrali rispetto alle pillole quotidiane e lo stesso numero ha affermato di sentirsi più sicuro di non perdere una dose con le iniezioni. I dati qualitativi raccolti da 108 partecipanti hanno evidenziato che, in particolare tra gli adolescenti di 16 e 17 anni, le iniezioni semestrali si adattavano meglio al loro stile di vita rispetto all’assunzione quotidiana di pillole.
Ulteriori dati riguardanti gli adolescenti dello studio Purpose 1 sono stati presentati al Croi durante una sessione di abstract orali e una conferenza stampa. Purpose 1 è il primo studio sulla prevenzione dell’HIV di fase 3 che include intenzionalmente adolescenti di 16 e 17 anni. L’arruolamento è stato significativamente più alto rispetto agli studi tipicamente dedicati agli adolescenti, con 124 partecipanti di cui 56 assegnati al gruppo lenacapavir. I risultati hanno mostrato che le concentrazioni plasmatiche di lenacapavir erano simili tra adolescenti e adulti, con entrambi i gruppi che hanno riportato gli stessi eventi avversi più comuni. Non sono state osservate infezioni da HIV nei gruppi di adolescenti e adulti trattati con lenacapavir. Questi risultati sostengono l’uso potenziale di lenacapavir semestrale per adolescenti in necessità di PrEP.
Si sottolinea che l’uso di lenacapavir per la prevenzione dell’HIV è ancora in fase di sperimentazione e non è stato determinato come sicuro ed efficace. Inoltre, non è ancora approvato a livello globale. Attualmente, non esiste una cura per l’HIV o l’AIDS.