“Esprimiamo la nostra gratitudine al Governo per la pronta risposta alle sollecitazioni ricevute, che dimostra l’adeguata attenzione a livello nazionale nei confronti della situazione di Venator”.
Così ha dichiarato Leonardo Marras, assessore all’economia e al turismo della Regione Toscana, al termine dell’incontro del Tavolo di crisi del Mimit sulla questione Venator, un’importante realtà produttiva di Scarlino (Grosseto), l’unica in Italia a produrre biossido di titanio, che ha attualmente 210 dipendenti in Cassa integrazione, rinnovata alcuni giorni fa per i prossimi 5 mesi, con possibilità di proroga fino a 12, presso il tavolo regionale.
All’incontro hanno partecipato, oltre al consigliere del presidente Giani per le crisi aziendali Valerio Fabiani e l’Unità di crisi dell’Arti, anche i rappresentanti sindacali, compresi quelli a livello nazionale, insieme a Confindustria. Erano presenti sia la proprietà, Venator Italy, con i suoi dirigenti locali, sia l’Unità di crisi del Mimit.
“Abbiamo richiesto al Ministero supporto per monitorare l’evoluzione della crisi e strumenti per la salvaguardia dell’occupazione, ma soprattutto di avviare un dialogo con la proprietà del gruppo per ottenere chiarezza”, prosegue Marras. “Il Ministero – conclude l’assessore – ha promesso di convocare la multinazionale per comprendere le reali intenzioni riguardo l’impianto di Scarlino. Siamo pronti a supportare il Governo in questa situazione, mossi dall’unico obiettivo di riprendere quanto prima la produzione, con o senza questa proprietà”.
In merito all’esito dell’incontro odierno, il consigliere Fabiani ha espresso un giudizio positivo.
“Ritengo fondamentali – afferma – gli impegni assunti dal governo che, oltre a recepire le nostre richieste, evidenziano l’interesse nazionale attorno al sito Venator di Scarlino, sia per la specificità della produzione, unica in Italia, sia per l’impatto che ha su un’intera comunità e un ampio indotto che interessa mezza Toscana”.