Un simbolo di protesta contro la violenza sulle donne

Un simbolo di protesta contro la violenza sulle donne

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La panchina rossa © Andrea Faggi Visual

Sabato 15 febbraio, presso l’Azienda Agricola Buonamici di Fiesole, si è tenuta l’inaugurazione di una Panchina Rossa, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Questa iniziativa, voluta da Cesare Buonamici, imprenditore e presidente di Coldiretti Firenze Prato, ha unito il concetto di biodiversità con la cultura del rispetto sociale, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Antiviolenza “Senza Veli sulla Lingua”, il Comune di Fiesole e la Regione Toscana.

Le parole del promotore Cesare Buonamici
Durante il suo intervento, Cesare Buonamici ha enfatizzato l’importanza del legame tra biodiversità e rispetto sociale, paragonando la ricchezza della natura alla sana coesistenza tra le persone.

“Abbiamo fatto della biodiversità il nostro patrimonio. L’olivo, simbolo di pace e vita millenaria, ci insegna a convivere e a superare le prevaricazioni,” ha dichiarato.

Buonamici ha sottolineato il valore simbolico della Panchina Rossa, che troverà posto nel Parco della Biodiversità dell’azienda agricola.

“Questa panchina avrà un luogo d’onore, guarderà l’oliveto e sarà accessibile a tutti. Vogliamo che questo frantoio non sia solo un luogo di produzione, ma anche un punto di accoglienza, riflessione e sensibilizzazione,” ha concluso.

Numerosi ospiti hanno partecipato al convegno che ha accompagnato l’inaugurazione, tra cui rappresentanti delle istituzioni, magistrati, accademici e imprenditori.

Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana

L’assessora regionale all’agroalimentare ha esemplificato l’impegno della Toscana nella lotta contro la violenza di genere, ricordando il lancio del Codice Rosa, un protocollo di protezione per le vittime che integra magistratura, forze dell’ordine e servizi sanitari.

“Il Codice Rosa, nato in Toscana, ha stabilito uno standard per il resto d’Italia. Non si limita a misure sanitarie, ma garantisce un percorso di protezione e reinserimento sociale per le donne vittime di violenza. Iniziative come questa sono cruciali per mantenere alta l’attenzione su un problema purtroppo presente quotidianamente,” ha affermato.

Saccardi ha poi messo in evidenza il significato della biodiversità in relazione al rispetto delle diversità sociali.

“La biodiversità è una risorsa preziosa per la natura, così come il rispetto delle differenze lo è per la nostra società. Il Parco della Biodiversità di Cesare Buonamici rappresenta un esempio virtuoso di come l’ambiente possa diventare uno spazio di cultura e inclusione sociale.”

Ettore Nicotra, già presidente della Corte d’Assise di Firenze

L’ex magistrato ha esaminato l’andamento dei reati di violenza sulle donne, sottolineando che il numero di denunce rimane inferiore rispetto alla reale estensione del fenomeno.

“Molte donne non segnalano abusi per paura, vergogna o dipendenza economica. Spesso vivono in un ciclo di violenza psicologica e manipolazione, in cui il partner alterna momenti di aggressività a periodi di apparente pentimento. È vitale creare una rete di sostegno che guidi le vittime lungo il cammino della denuncia e reinserimento,” ha dichiarato.

Nicotra ha inoltre discusso dell’importanza di una giustizia più rapida ed efficace per garantire una protezione immediata alle vittime:

“Dobbiamo ridurre i tempi della giustizia e rendere più accessibili le misure di protezione. Ogni ritardo può comportare un’ulteriore tragedia.”

Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione Toscana

Ideatrice del progetto “La Toscana delle Donne”, Manetti ha ribadito l’importanza della rivoluzione culturale nella lotta contro la violenza di genere.

“Non possiamo limitarci a parlarne il 25 novembre. Dobbiamo affrontare la questione durante tutto l’anno, con politiche concrete che sostengano il welfare, l’imprenditoria femminile e l’educazione alla parità di genere.”

Ha poi evidenziato il ruolo delle istituzioni:

“La Regione Toscana ha implementato politiche di supporto per le donne, come il sostegno agli asili nido gratuiti e l’incentivo all’imprenditoria femminile. Una donna economicamente indipendente è una donna più forte e meno vulnerabile.”

Violenza e mutilazioni genitali: la testimonianza dei medici

Particolarmente incisivo è stato l’intervento dei ginecologi Lucrezia Catania e Omar AbdulcKaldir, pionieri nella lotta contro le mutilazioni genitali femminili.

“In Italia vivono almeno 35.000 donne che hanno subito questa pratica. Grazie al nostro centro di riferimento a Careggi, molte hanno scelto di sottoporsi a interventi di deinfibulazione e di proteggere le loro figlie,” ha commentato la dottoressa Catania.

Omar AbdulKaldir ha poi rammentato come la violenza sulle donne immigrate sia spesso sommersa, accentuata da dipendenza economica e isolamento culturale.

“Molte non denunciano per paura di essere escluse dalla comunità o di perdere la custodia dei figli. Dobbiamo lavorare per offrire loro supporto e alternative,” ha concluso.

Il contributo dell’Associazione “Senza Veli sulla Lingua”

All’evento ha preso parte anche Patrizia Scotto di Santolo, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Antiviolenza “Senza Veli sulla Lingua”, che ha presentato risultati allarmanti: 325 casi di violenza gestiti nel 2023, di cui il 20% in Toscana.

“Preoccupa l’aumento delle denunce tra le più giovani, segno di un malessere sociale imperante. È fondamentale intervenire nelle scuole per educare i ragazzi a relazioni sane,” ha dichiarato.

Un segnale concreto per il futuro

L’inaugurazione della Panchina Rossa all’Azienda Agricola Buonamici rappresenta non solo un simbolo, ma un impegno concreto per il futuro.

“L’olio è un elemento di unione, essendo presente in tutte le culture, religioni e fasce di età. Così come l’olio, anche il rispetto deve essere universale,” ha concluso Cesare Buonamici, invitando tutti i presenti a condividere un momento conviviale nel frantoio.

L’evento ha dimostrato come imprenditoria, istituzioni e associazionismo possano collaborare per promuovere una società più giusta e inclusiva, rimarcando che la lotta alla violenza di genere è una questione che coinvolge tutti.

** Qui è possibile rivedere la diretta live andata in onda sulle pagine Facebook dell’azienda agricola Buonamici **



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