Si è discusso del contributo e dell’impatto sociale delle associazioni dedicate ai pazienti affetti da cancro al seno in Toscana durante l’incontro di questa mattina tra la Regione e Europa Donna Italia e Toscana, che ha avuto luogo a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, presso la presidenza della giunta regionale. Il focus è stato un rapporto che illustra l’attività svolta nel 2023 da centinaia di volontarie sul territorio, offrendo l’opportunità di rinnovare il dialogo tra istituzioni e associazioni riguardanti il tumore più comune tra le donne.
“In Toscana – evidenzia il presidente della Toscana Eugenio Giani – abbiamo fiducia nella sanità pubblica, una sanità di tipo universale in cui è essenziale investire in tecnologia, personale e attività di prevenzione. Tuttavia, la sanità toscana beneficia notevolmente anche del grande valore aggiunto offerto dal volontariato attivo: volontari e volontarie impegnati nell’assistenza, che si dedicano a sensibilizzare altri cittadini sulla prevenzione e sui corretti stili di vita, oltre a raccogliere fondi per l’acquisto di strumentazioni utili per diagnosi e terapie. Un grande grazie va a tutti questi volontari.”
“La sinergia tra associazioni e sistema sanitario pubblico apporta un valore aggiunto alla protezione del diritto alla salute, contribuendo a costruire e diffondere una cultura della prevenzione – dichiara l’assessore alla salute, Simone Bezzini -. Stiamo trattando realtà che generano un impatto positivo nelle nostre comunità, capaci di attivare risorse per l’acquisto di attrezzature, coinvolgendo la popolazione sulle tematiche legate alla prevenzione e promuovendo una nuova consapevolezza riguardo alla malattia e alla cura. È stata una mattinata particolarmente significativa.”
“L’Analisi del Valore Sociale prodotto dalle associazioni di volontariato per il tumore al seno rappresenta un rapporto, unico in Italia, redatto annualmente da Europa Donna in collaborazione con PwC Italia – spiega Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna Italia -. Giunto alla quinta edizione, il documento fornisce una panoramica delle attività svolte nel 2023 dalle associazioni facenti parte della rete di Europa Donna, quantificando, attraverso numeri e dati, il loro operato e l’impatto sulla comunità a livello nazionale e regionale. Questo rapporto è uno strumento di valutazione fondamentale per i partner scientifici e istituzionali e arricchisce l’impegno delle oltre cinquemila volontarie che ogni giorno lavorano per integrare il welfare nazionale. La dettagliata descrizione delle nostre attività evidenzia quanto i dati toscani siano significativi nel contesto nazionale.”
“I progressi che stiamo realizzando nella lotta contro il tumore al seno non sarebbero stati possibili senza la preziosa collaborazione e il lavoro delle associazioni toscane. Conosco il loro impegno da anni – sottolinea l’assessora alle politiche di genere, Alessandra Nardini -. Durante la scorsa legislatura, abbiamo avuto molte occasioni di confronto in Consiglio regionale. Ricordo con piacere il flash mob per richiedere l’istituzione di una giornata nazionale di sensibilizzazione sul tumore al seno metastatico e la risoluzione da me sostenuta che ha portato all’introduzione del test genomico in Toscana, grazie al lavoro di Simone Bezzini e del suo assessorato, che ringrazio sinceramente per l’attenzione costante su questi argomenti.”
“Negli ultimi anni, come Regione Toscana, abbiamo intensificato il nostro impegno a garantire i diritti delle donne, inclusa la salute, anche attraverso la medicina di genere – continua Nardini -. In un periodo storico-politico in cui i diritti e le libertà delle donne potrebbero subire delle retrocessioni, questo impegno a livello regionale assume un significato particolare. Per questo motivo, sono intervenuta con grande piacere e convinzione, soprattutto per ringraziare Europa Donna e le associazioni di Toscana Donna per tutto ciò che fanno, ma anche per ricordarci costantemente quanto sia vitale e necessario prenderci cura di noi stesse.”
I dati
Dal rapporto emerge come le associazioni toscane abbiano avuto un impatto tangibile sulla vita delle pazienti e dei loro famigliari: nel 2023, le associazioni hanno raccolto fondi per un valore di circa 389mila euro, registrando un incremento di circa il 30% rispetto all’anno precedente, e hanno acquistato 44 attrezzature diagnostiche e terapeutiche. “I dati presentati oggi – afferma Pinuccia Musumeci, presidente di Toscana Donna – testimoniano un lavoro prezioso e in crescita che le volontarie della Toscana portano avanti sul territorio. Durante l’anno, le associazioni toscane hanno organizzato oltre 3.900 incontri e visite specialistiche, coinvolgendo più di mille donne in eventi dedicati alla sensibilizzazione per la prevenzione. Tutto ciò è stato possibile grazie all’impegno instancabile di circa 670 volontari, che svolgono un ruolo essenziale nella promozione della cultura della diagnosi precoce e nella risposta ai bisogni di pazienti e caregiver, organizzando attività di sostegno e assistenza, qualificandosi come risorsa indispensabile per integrare il welfare del nostro servizio sanitario regionale.”
La presenza di rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni di pazienti con tumore al seno ha reso l’incontro particolarmente costruttivo. “Abbiamo discusso su temi cruciali per le associazioni impegnate nella senologia, come lo screening mammografico, il ruolo delle reti oncologiche e senologiche toscane e la loro cooperazione con le associazioni – conclude Loredana Pau, vicepresidente di Europa Donna Italia – sottolineando i punti di forza e le aree che necessitano di miglioramento in un dialogo stimolante e sicuramente fruttuoso.”
Europa Donna Italia è un movimento che promuove i diritti delle donne riguardo alla prevenzione e alla cura del tumore al seno, un’associazione fondata nel 1994 a Milano da un’iniziativa di Umberto Veronesi che coordina circa 190 realtà su tutto il territorio nazionale. Toscana Donna rappresenta Europa Donna in Toscana e opera da oltre vent’anni collaborando con la Regione e con Ispro, l’istituto per la prevenzione e la rete oncologica, per promuovere e sostenere i programmi di screening mammografico.