Tre dirigenti sotto inchiesta per avvelenamento colposo.

Tre dirigenti sotto inchiesta per avvelenamento colposo.

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Comitato Action Salmonella © NC

Tre responsabili della Qualità & Servizi, compagnia che gestisce le mense scolastiche in varie zone tra Firenze e Prato, sono attualmente sotto inchiesta per avvelenamento colposo da alimenti e lesioni colpose. La questione si riferisce ad un episodio accaduto il 21 settembre scorso, quando 246 studenti e 23 adulti di istituti scolastici di Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Barberino di Mugello e Carmignano hanno accusato una sindrome gastrointestinale attribuita a contaminazione da salmonella.

Tra le persone colpite, 98 sono state costrette a recarsi al pronto soccorso, mentre 23 sono state ricoverate. La Procura ha indicato che la fonte dell’infezione è da rintracciare nei pomodorini ciliegini crudi, che non sarebbero stati sufficientemente disinfettati prima del loro utilizzo nelle mense scolastiche.

L’inchiesta, diretta dal procuratore Luca Tescaroli, ha condotto a una serie di perquisizioni nei confronti dei vertici dell’azienda, mirate a raccogliere documenti, anche digitali, riguardanti le procedure attuate nelle mense. Le analisi microbiologiche e il monitoraggio della catena di produzione e fornitura hanno rivelato che la disinfezione dei pomodorini non è stata effettuata in modo appropriato, in quanto non rispettava le specifiche tecniche del disinfettante utilizzato, il ‘Saniclor Ecolab’.

Richieste di giustizia da parte delle famiglie delle vittime

Nel frattempo, sono già state presentate oltre 50 denunce da parte delle famiglie di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano e Barberino di Mugello, unite nel Comitato Action Salmonella, creato per fare luce sull’accaduto e chiedere giustizia. Tuttavia, il numero di denunce potrebbe aumentare, dato che il dato attuale riguarda solo un primo gruppo di genitori.

“Siamo a conoscenza del fatto che la Procura di Prato sta continuando le indagini, ci vorrà tempo, ma desideriamo che ogni responsabilità legale venga chiarita”, afferma Letizia Marchese, portavoce del comitato. “Ciò che ci ferisce di più è che nessuno ci ha ancora chiesto scusa per quanto accaduto ai nostri figli”.

La questione della salmonellosi ha sollevato preoccupazioni riguardo alla gestione della sicurezza alimentare nelle mense scolastiche. Secondo Marchese, le criticità nei controlli continuano a persistere, tanto che dopo l’episodio di settembre diversi genitori hanno segnalato problematiche relative alla qualità degli alimenti serviti ai bambini.

“Ho segnalato al nido di mio figlio la presenza di un formaggio con un odore e un colore insoliti, che per fortuna non è stato servito. Questo dimostra che i controlli sono ancora inadeguati”, dichiara Marchese. Il comitato ha richiesto a Qualità & Servizi un rapporto dettagliato sulle misure correttive adottate dopo l’episodio di salmonellosi, ma ad oggi, denuncia la portavoce, l’azienda non ha ancora fornito alcuna documentazione ufficiale.

La risposta dell’azienda: “Siamo addolorati, ma abbiamo seguito i protocolli”

In risposta alle accuse, l’amministratore unico di Qualità & Servizi, Filippo Fossati, ha espresso rammarico per l’accaduto, pur sottolineando che le eventuali responsabilità dovranno essere chiarite attraverso l’inchiesta:

“Siamo molto dispiaciuti per quanto è accaduto, ma chiedere scusa significarebbe ammettere una colpa che deve essere ancora verificata”, spiega Fossati. “Sappiamo ora che c’era un’indagine riguardante i pomodorini provenienti dalla Sicilia sin dal 2023, ma non siamo stati informati. Noi abbiamo sempre operato nel rispetto totale dei protocolli di sicurezza”.

Sull’argomento dei controlli nelle mense, Fossati rassicura che l’azienda mantiene un dialogo costante con le commissioni mensa, garantendo che ogni segnalazione è trattata immediatamente. “Qualora ci venga comunicato di ritirare un prodotto, lo facciamo senza esitazioni, come sempre è avvenuto anche prima del caso di salmonellosi”, conclude.

Le indagini della Procura di Prato sono in corso e potrebbero portare a ulteriori sviluppi nei prossimi mesi. L’attenzione rimane alta tra le famiglie coinvolte, che richiedono non solo giustizia per i propri figli, ma anche un cambiamento radicale nella gestione della sicurezza alimentare nelle mense scolastiche.

Nel frattempo, l’azienda continua a essere sotto l’occhio del ciclone e dovrà fornire riscontri concreti sulle misure adottate per prevenire il ripetersi di episodi simili in futuro.



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