Firenze: le Tassiste Fiorentine rispondono all'aggressione di una collega e alla lotta contro l'abusivismo.

Taxi a Firenze: il 90,2% delle corse arriva entro 6 minuti

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Il servizio taxi in Italia continua a rappresentare un’eccellenza nel contesto europeo. Questa è la conclusione principale del primo rapporto comparativo tra i servizi taxi nel nostro Paese e quelli delle principali capitali europee, presentato a Roma nella Sala Stampa della Camera dei Deputati. L’evento, organizzato da Uritaxi e supportato dalle app AppTaxi e Taxi Move, ha visto la partecipazione di figure istituzionali e professionisti del settore.

L’indagine, condotta a gennaio 2025 su un campione rappresentativo di utenti in Italia e in 14 capitali europee, evidenzia che il servizio taxi italiano mantiene standard di qualità elevati e gode di un elevato livello di soddisfazione tra gli utenti. L’Italia spicca in particolare per i tempi di attesa: l’88,5% degli utenti riceve un taxi entro 6 minuti dalla chiamata, superando la media europea dell’85,1%. Firenze si distingue ulteriormente, con il 90,2% degli utenti che riceve un taxi entro 6 minuti dalla chiamata, superando di oltre cinque punti la media europea.

Il livello di soddisfazione generale per il servizio taxi in Italia è cresciuto dello 0,9% rispetto al 2024, superando di oltre due punti percentuali la già alta media europea (83%). Tra le caratteristiche più apprezzate dai passeggeri si evidenziano la sicurezza della corsa, la trasparenza delle tariffe e la cortesia dei conducenti, con un incremento del 6,2% rispetto all’anno precedente. Un dato significativo emerso dallo studio è che l’insoddisfazione per il costo delle corse è inversamente proporzionale alla soddisfazione riguardo alla qualità del servizio: nelle città dove il costo è altamente gradito, si riscontra anche una bassa soddisfazione per i tempi di attesa, la sicurezza della corsa, il comfort del veicolo e il gradimento generale (Tirana, Varsavia e Atene).

A livello europeo, lo studio mette in evidenza un chiaro divario tra le città del Nord e del Sud Europa. Stoccolma, Amsterdam, Vienna e Copenaghen risultano tra le più performanti, mentre Zagabria, Varsavia, Tirana e Atene hanno alcune delle performance più basse. Città come Berlino, Madrid, Parigi e Londra si collocano nella fascia centrale, mentre Firenze e l’Italia nel complesso si confrontano con le realtà più competitive del Nord Europa, dimostrando la qualità del servizio taxi nel nostro Paese.

In Italia, l’uso del taxi è prevalentemente legato a spostamenti di lavoro (56,9%), al raggiungimento delle stazioni ferroviarie (42%) e all’inefficienza dei mezzi pubblici (32,9%). La sicurezza e la cortesia dei tassisti sono i fattori più apprezzati: il 91,1% degli utenti li considera disponibili e cortesi, mentre il 92,6% riconosce la chiarezza delle tariffe. La soddisfazione generale per il servizio taxi in Italia raggiunge l’86,4%, con Firenze che si posiziona quarta tra le migliori città d’Europa.

“Questa rilevazione conferma ulteriormente come la tendenza osservata nel nostro Paese nel corso degli anni sia chiaramente evidenziata anche in un confronto con l’Europa. Buoni i tempi di attesa: l’Italia si distacca dalla media europea di oltre 3 punti percentuali per quanto riguarda il tempo medio dall’appello al taxi fino al suo arrivo, che non supera i 6 minuti”, ha spiegato il professor Roberto Baldassari, curatore della ricerca.

“Questo appuntamento annuale è ormai un ‘must’ per i tassisti italiani e gli utenti del servizio taxi. Siamo orgogliosi di aver sviluppato uno studio di tale portata, che analizza ben 14 capitali europee, anche grazie al supporto dei consorzi Taxi Move e AppTaxi”, ha commentato Claudio Giudici, presidente nazionale di Uritaxi. “Per alcuni media e politici, i taxi ‘non esistono’, e il trasporto pubblico non di linea è un disastro. Tuttavia, come emerge da questa indagine, non c’è alcun disastro, anzi. Abbiamo un elevato gradimento del servizio: 9 italiani su 10 sono soddisfatti del servizio taxi”.

“Siamo onorati di supportare questo importante e prestigioso studio, che si è affermato nel tempo come un punto di riferimento per l’intera categoria dei tassisti italiani e per gli utenti del servizio taxi. Questo incontro rappresenta non solo un’occasione di aggiornamento e confronto sulle dinamiche del settore, ma anche un’opportunità per analizzare le necessità dei professionisti e dei passeggeri, contribuendo a migliorare la qualità del servizio offerto. Il nostro impegno in questa iniziativa dimostra la nostra volontà di sostenere la crescita e l’innovazione nel settore della mobilità urbana, prestando particolare attenzione alla sostenibilità e all’efficienza del servizio taxi in Italia”, hanno dichiarato Stefano Salzani, presidente di AppTaxi.

“A nome di tutto il direttivo di Taxi Move, siamo onorati di sostenere la realizzazione di questo studio sull’efficienza del servizio taxi, uno strumento divenuto fondamentale per confrontare, con dati reali, il servizio offerto agli utenti taxi. Crediamo che un buon servizio inizi dalla disponibilità a mettersi in discussione”, ha dichiarato il vicepresidente di Taxi Move, Mirco Venturelli. “C’è sempre margine di miglioramento, ma i dati indicano che partiamo da un’ottima base. Noi, come Radio Taxi Modena, gestiamo i call center di nove città italiane (Como, Modena, Carpi, Pisa, Siena, Ravenna, Rimini, Segrate, Reggio Emilia). Su un totale di 1,6 milioni di chiamate gestite ogni anno, il tempo medio di attesa è da 0 a 30 secondi per il 69% degli utenti, dai 30 ai 60 secondi per il 14%, e 60-90 secondi per l’8%. Ad oggi, oltre il 90% dei clienti che chiamano riceve una risposta entro i 90 secondi. Non solo. La conferma del taxi avviene nell’85% dei casi entro un minuto. Quanto avviene dopo non dipende dal tassista, ma dal traffico e dalle varie situazioni in strada. Vogliamo sottolineare che noi offriamo ciò che le multinazionali non propongono: call center con operatori umani, un servizio autofinanziato dai tassisti. Con l’esclusivo utilizzo delle app, che oggi rappresentano solo il 10-15% delle richieste e fornite anche dai radiotaxi italiani, molte persone, in particolare gli anziani, non riuscirebbero ad accedere al servizio taxi”.

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