Sollicciano: due suicidi in 12 ore. Il garante Fanfani denuncia il fallimento del sistema penitenziario.

Sollicciano: due suicidi in 12 ore. Il garante Fanfani denuncia il fallimento del sistema penitenziario.

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Il carcere di Sollicciano © N. c.

Firenze, 15 febbraio 2025 – Il carcere di Sollicciano torna a essere al centro dell’emergenza carceraria in seguito al secondo suicidio avvenuto in meno di 12 ore, riaprirando discussioni critiche sulle condizioni della struttura e sul sistema penitenziario nel suo complesso. Giuseppe Fanfani, garante regionale dei detenuti della Toscana, ha espresso una forte condanna per l’attuale situazione, sottolineando la mancanza di interventi significativi e denunciando un sistema che, anziché riabilitare, alimenta disperazione e morte.

Fanfani sostiene che questa problematica non può più essere affrontata solo tramite parole di indignazione o corde di cordoglio: senza azioni immediate e fattive, si rischia di diventare complici di una realtà inaccettabile. Il garante ha più volte messo in evidenza l’inadeguatezza di Sollicciano, chiedendo la sua demolizione e sostituzione, poiché non rispetta i principi costituzionali di riabilitazione e dignità della pena. Analoghe preoccupazioni sono state sollevate anche riguardo alla casa circondariale di Prato, considerata in condizioni parallelamente critiche.

Secondo Fanfani, la questione va oltre la semplice fatiscenza degli edifici: in carcere manca tutto, e in particolare un vero e proprio percorso di reinserimento e riabilitazione. La disperazione che porta a gesti estremi, spesso in giovane età, deriva dall’assenza di speranza, prospettive future e sostegno umano. Il garante ha sottolineato come la politica, nel corso degli anni, abbia trascurato la necessità di un intervento strutturale e si sia dimostrata impreparata a fronteggiare l’emergenza attuale.

Inizio del 2025 segna già 11 decessi nelle carceri italiane, un dato inquietante che richiama con urgenza una riforma del sistema carcerario. Il messaggio di Fanfani è chiaro: senza un cambiamento radicale, il sistema penitenziario continuerà a generare solo emarginazione, sofferenza e morte.



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