Ottaviani installa un lucchetto per limitare gli accessi

Ottaviani installa un lucchetto per limitare gli accessi

44 0


il lucchetto alla proprietà © OKM

Lunedì 20 gennaio 2025 ha segnato un ulteriore sviluppo nella complicata vicenda della ex cava di Paterno, nel comune di Vaglia. Lanciotto Ottaviani, liquidatore della società Industriale Vaglia Srl attualmente in liquidazione e proprietario legale dell’area, ha preso l’iniziativa di intervenire personalmente per fermare gli accessi non autorizzati al sito. Ottaviani è andato alla cava per mettere un nuovo lucchetto al complesso industriale e ai terreni, cercando di garantire una maggiore sicurezza e limitare le intrusioni registrate negli ultimi mesi.

La decisione è giunta dopo che, a seguito della restituzione formale della proprietà avvenuta nell’ottobre scorso, il Comune di Vaglia non ha ancora risposto alle richieste di contatto inviate da Ottaviani attraverso diverse comunicazioni PEC. La situazione si è complicata ulteriormente quando Ottaviani ha scoperto che le chiavi del sito erano state in passato consegnate proprio al Comune di Vaglia, il quale avrebbe concesso accessi non autorizzati a terzi. Questa circostanza, come sostenuto dalla famiglia Ottaviani, ha generato un potenziale rischio di alterazione dello stato dei luoghi, destando preoccupazione che la situazione attuale non corrisponda alle reali condizioni dell’area al momento del dissequestro.

La famiglia Ottaviani ha ripetutamente affermato di avere presentato denunce e querele alla Procura della Repubblica di Firenze per contestare quella che definisce una gestione irregolare e priva di trasparenza da parte del Comune di Vaglia. Tra le accuse mosse, vi è anche quella di aver consentito una presunta “messa in sicurezza” dell’area nel 2022, quando il sito era ancora sotto sequestro penale, senza una delibera o un’ordinanza ufficiale adeguata. Tali interventi, insieme agli accessi non autorizzati, avrebbero contribuito, secondo gli Ottaviani, a modificare la destinazione d’uso e la percezione della cava, recentemente classificata come “verde pubblico”, nonostante non sia mai stata avviata una bonifica ambientale completa.

La vicenda, intrinsecamente complessa (articolo qui), è ulteriormente complicata dalla mancanza di risposta da parte del Comune di Vaglia alle richieste di Ottaviani per concordare un sopralluogo congiunto al fine di verificare lo stato dei luoghi. La famiglia continua a sollecitare un contatto diretto con l’amministrazione, evidenziando che tali verifiche sono essenziali per chiarire le condizioni attuali del sito, che, secondo una perizia tecnica, avrebbe un valore negativo a causa dei notevoli costi necessari per la bonifica e la messa in sicurezza.

Lunedì 20 gennaio, l’applicazione del nuovo lucchetto da parte di Ottaviani rappresenta un gesto concreto e simbolico per riprendere il controllo dell’area. Tuttavia, la situazione rimane tesa, con la famiglia decisa a intraprendere ulteriori azioni legali se il Comune non fornirà spiegazioni. La cava di Paterno, un tempo simbolo di sviluppo economico, è oggi al centro di un intricato contenzioso che coinvolge aspetti ambientali, giuridici e amministrativi, senza che una soluzione definitiva sembri ancora all’orizzonte.



Fonte notizia

Related Post