Mensa a scuola © n.c.
La sezione Valdisieve del Partito Marxista Leninista italiano torna a discutere della mensa scolastica e dell’incremento dei costi in Valdisieve dopo un anno. Dopo l’aumento dello scorso anno per Pelago e Pontassieve, anche Rufina si allinea agli altri comuni con il Bilancio 2025. Secondo il Partito, si tratta di una misura inaccettabile.
Di seguito le dichiarazioni integrali:
“Con l’approvazione del Bilancio di previsione per l’anno 2025 del comune di Rufina, anche l’amministrazione Venturi aumenta il costo della mensa scolastica, portandolo a circa 7 euro a pasto, come già in vigore negli altri comuni della Valdisieve, Pontassieve e Pelago.
Si tratta di un grande onere che continuerà a colpire le famiglie della Valdisieve per l’utilizzo di un servizio pubblico che dovrebbe essere gratuito e coperto interamente dallo Stato, poiché già finanziato dalla fiscalità generale, le tasse che vengono trattenute automaticamente dalle buste paga di lavoratori e pensionati ogni mese.
Molti ricorderanno che un anno fa furono necessari quattro mesi di lotta del Comitato Genitori della Valdisieve per opporsi alla tariffa discriminatoria imposta dal Comune di Rufina, allora guidato dalla giunta Maida, che era più bassa ma non prevedeva detrazioni ISEE per i bambini “fuori comune”. Purtroppo, in quell’occasione la battaglia del Comitato non riuscì a estendersi adeguatamente agli altri comuni per affrontare in modo efficace l’argomento cruciale del costo elevato del servizio, in sé e per sé inaccettabile. Tra gli altri capitoli del bilancio, notiamo che anche questa amministrazione prevede entrate per oltre ottocentomila euro dalle multe, un importo enorme. Questi due aspetti fondamentali (mensa e multe) contraddicono, dopo pochi mesi, gli impegni assunti da “Rufina che Verrà” su queste tematiche durante la campagna elettorale.
Ciò che osserviamo è la consueta mancanza di coerenza con cui le amministrazioni locali, al di là delle dichiarazioni formali, subiscono e diventano complici di un servizio ferroviario disastroso e costoso, di cui hanno la responsabilità politica in tandem con la Regione.
Appaiono certamente opportunistiche le critiche sul merito espresse dal sindaco uscente, ora all’opposizione, che invece dovrebbe riconoscere il lavoro di Venturi poiché tutto continua a procedere senza interruzioni, in perfetta continuità con gli intenti dell’amministrazione che egli stesso ha guidato. Ma si sa, la politica borghese è fatta di piccole o grandi lobby di potere, anche locale, ciascuna intenta a scalzare l’altra, ma sempre dentro a un quadro programmatico e politico che è profondamente radicato nelle dinamiche del sistema capitalista, in cui prevalgono i grandi profitti per le aziende e servizi sociali, assistenziali, scolastici e sanitari che risultano costosi e insufficienti. Un sistema in cui anche amministrazioni che si definiscono “sinistra” istituzionale riformista perseguono politiche tariffarie e sociali sostanzialmente di destra.
Coloro che, al contrario, hanno tutto il diritto e, in un certo senso, il dovere di non solo criticare, ma anche mobilitarsi, sono le masse popolari che continuano a fronteggiare gli stessi problemi, cambiando sindaci e giunte; il nostro auspicio è che possano organizzarsi e combattere al di fuori di quelle stesse istituzioni che le costringono in un’inerzia paralizzante e nelle quali non esiste una vera alternativa. Solo attraverso mobilitazione e lotta sarà possibile ottenere una riduzione significativa del costo della mensa e servizi socio-sanitari che siano gratuiti e adeguati alle esigenze, in tutti i comuni della Valdisieve. Noi certamente faremo la nostra parte.”