Presentato o scudo verde © Met
Il confronto sulla mobilità nell’area metropolitana di Firenze si fa sempre più acceso, con tensioni crescenti tra l’amministrazione cittadina e i comuni vicini. In particolare, il sindaco di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti, ha manifestato il proprio discontento per il limitato coinvolgimento delle amministrazioni locali nelle decisioni strategiche, come quella riguardante lo “scudo verde”, provocatoriamente ribattezzato “spacca-Firenze”.
Di seguito le parole del sindaco Federico Ignesti:
“Nel Pd ormai non si discute di nulla e questo rappresenta un limite!
L’anno scorso è stato istituito un gruppo di lavoro tra Palazzo Vecchio e un sindaco per ogni territorio della provincia per redigere un documento che stabilisse dei punti fermi. Doveva essere approvato, ma poi è arrivata la campagna elettorale e alla fine non è successo nulla. Eunaro e Giorgio parlano di riattivarlo, apprezzo la disponibilità. È necessario costruire un piano più ampio, parificando chi vive in città con chi vive all’esterno, e definire impegni reciproci.Negli ultimi anni non si è discusso molto. Se su questi temi si fosse parlato prima, forse avremmo avuto meno incomprensioni. Non possiamo lamentarci se ci muoviamo con difficoltà: non siamo critici per malizia, ma dobbiamo tutelare gli interessi dei nostri cittadini. Siamo sindaci di campagna!”
Il tema è sollevato anche da Paolo Bambagioni, consigliere di minoranza della Lista civica Eike Schmidt, che critica l’assenza della sindaca metropolitana di Firenze, Sara Funaro, durante le recenti discussioni sul provvedimento. Secondo Bambagioni, l’assenza della sindaca non sorprende più, ma rimane significativa, perché mette in evidenza la mancanza di un confronto inclusivo con i territori della zona metropolitana. La provincia, sostiene il consigliere, non può essere considerata marginale nelle decisioni strategiche della città, ma deve essere coinvolta in un dialogo costruttivo e condiviso.
Il tema della mobilità e della governance metropolitana si conferma quindi una questione centrale nel dibattito politico toscano, sottolineando l’urgenza di un maggiore coordinamento tra Firenze e i comuni limitrofi per evitare divisioni istituzionali e sociali.