Maltempo: Giani firma la richiesta di stato di emergenza nazionale

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Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha firmato la richiesta per la dichiarazione di stato di emergenza nazionale a seguito dell’ondata di maltempo che ha interessato la Toscana, in particolare le province di Firenze e Pisa, nelle ultime 24 ore.

“Stiamo affrontando una situazione molto grave, in collaborazione con gli enti locali, supportati dall’impegno della nostra Protezione civile e dal supporto prezioso di quella Nazionale. È importante sottolineare – ha dichiarato il presidente Giani – che possiamo già fare una considerazione fondamentale riguardo a questa emergenza: il sistema Arno ha dimostrato la sua efficacia. Questo è il dato più significativo che emerge dopo ore di forti piogge che hanno colpito in particolar modo la Toscana centrale e il bacino dell’Arno. I lavori effettuati negli anni passati sull’Arno sono stati cruciali. La situazione critica che si era venuta a creare nel finale del corso dell’Arno è stata affrontata con successo grazie al riempimento della cassa di espansione di Roffia, con cinque milioni di metri cubi d’acqua, che ha fornito immediati benefici per prevenire il rischio di alluvione a Signa, Santa Croce, Montopoli e nell’area del comprensorio del cuoio. Inoltre, fondamentale è stata l’apertura dello scolmatore a Pontedera, avvenuta alle 15:50 di ieri, che ha garantito un flusso costante di 500 metri cubi d’acqua al secondo verso il mare, bypassando Pisa. L’ondata di piena è quindi arrivata nel capoluogo alleggerita e, sebbene i potenti carichi d’acqua fossero a soli due metri dalle sponde, non hanno causato tracimazioni”.

“Nell’area fiorentina – prosegue Giani – è innegabile il grande beneficio che la laminazione delle acque nelle aree di espansione di Pizziconi, Levane e Restone ha avuto sull’Arno, che si è alleggerito alla confluenza con la Sieve, permettendo un deflusso regolare nel corso principale. Tutti i lavori preparatori in corso sull’irregimentazione dell’Arno, comprese le 13 briglie, hanno ridotto il carico e assicurato una fluidità che ha evitato l’esondazione del grande fiume.”

“È chiaro – aggiunge ancora Giani – che ci sono stati però numerosi danni in vari comuni, causati dai corsi d’acqua minori e anche dal principale affluente dell’Arno, la Sieve, che ha creato una sorta di cassa d’espansione nel tratto dal Ponte Mediceo di Pontassieve fino a Dicomano, causando danni a abitazioni e imprese. Stiamo già intervenendo per liberare dal fango la popolazione. La situazione è ancora critica nell’area dell’Empolese, specialmente a Ponzano, e ci sono molte frane nelle zone montane che al momento impediscono il collegamento stradale diretto con Marradi e Palazzuolo sul Senio a causa delle frane sulla strada della Colla.”

“Nonostante tutto, conclude il presidente Giani – abbiamo una grande capacità di intervento da parte della nostra Protezione civile, dei volontari e delle colonne mobili in arrivo anche da altre regioni, per cui ogni intervento puntuale sul territorio viene gestito con efficienza, rapidità e competenza.”

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