La Regione assegna il Pegaso d’oro, la sua più alta onorificenza, all’azienda ospedaliero universitaria di Careggi. Questo riconoscimento si basa su due motivazioni, come evidenziato dal presidente della Toscana Eugenio Giani. “Premiamo Careggi per i risultati conseguiti – spiega – ma anche per un centenario di attività, che saranno celebrati nel 2024. Careggi, secondo il Piano nazionale esiti presentato da Agenas lo scorso novembre e che analizza oltre trecento indicatori, è emerso come il miglior ospedale d’Italia”. Si tratta del podio più alto tra 1363 ospedali pubblici e privati, con numerose eccellenze in varie specialità. “Ma Careggi – continua il presidente – ha anche una lunga storia. Un secolo fa, nel 1924, furono accolti i primi pazienti in questo ospedale”. Centocinquantacinque tubercolotici e 303 malati cronici trovarono accoglienza nella Villa Ognissanti, che oggi ospita l’ospedale pediatrico Meyer.
La posa della prima pietra del primo di tanti padiglioni dell’ospedale avvenne il 5 luglio 1914. Da quel momento, durante la prima Guerra mondiale e nei decenni successivi, la crescita dell’ospedale non si è mai fermata, fino a separarsi amministrativamente nel 1981 dall’ospedale storico di Santa Maria Nuova, situato nel centro della città.
“Un ospedale – sottolinea Giani – dedicato alla ricerca oltre che alla cura, collegato all’Università del capoluogo. Un ospedale di indiscussa eccellenza in Italia, ben inserito nella storia innovativa della sanità toscana: una realtà e un simbolo, con i suoi cinquemilacinquecento operatori, duemila specializzandi e quindi un luogo di formazione per la sanità del futuro, oltre duecento clinici universitari”. “Una struttura – conclude – sulla quale continueremo a investire, per rendere sempre più efficienti e funzionali le infrastrutture e le tecnologie di un elemento fondamentale della sanità pubblica e universalistica in cui crediamo e dove è cruciale fare squadra”.
Fonte: Toscana Notizie